Reddito di cittadinanza La stretta antifurbetti Primo comune a partire con i nuovi controlli

Sono 83 le famiglie che lo percepiscono, su un totale di 3700 nuclei

"E’ una delibera che deriva da una normativa del governo, al quale tutti i Comuni sono obbligati ad adeguarsi. E che si tradurrà in una serie di controlli basati su un maggior numero di parametri, come previsto dalla legge". L’assessore al sociale Ilaria Gargini ha così presentato il “Piano di verifiche sostanziali e controlli anagrafici sulla composizione del nucleo familiare dichiarato ai fini Isee dai beneficiari del reddito di cittadinanza“, deliberato nei giorni scorsi dalla giunta Lunardi. Una "stretta" sulle attività di verifica del sussidio che fa di Serravalle una delle prime realtà comunali (perlomeno per quanto riguarda la Piana) a uniformarsi alle direttive che arrivano da Roma. E che potrebbero mutare ulteriormente, alla luce della riforma dell’Rdc annunciata di recente dal governo. Di certo c’è che gli enti locali saranno chiamati a effettuare ulteriori verifiche per assicurarsi che i beneficiari del reddito ne abbiano effettivamente diritto, anche sulla base del nuovo parametro rappresentato dalla composizione del nucleo familiare (e non più solo sull’Isee). Un modo ulteriore per scovare eventuali "furbetti", visto che eventuali difformità rispetto a quanto dichiarato nella domanda potrebbero portare alla revoca del beneficio. Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Inps sul proprio sito, a Serravalle sarebbero 83 i nuclei familiari che percepiscono il reddito di cittadinanza, su un totale di circa 3700 famiglie, pari al 2% del totale. Anche se la somma potrebbe leggermente variare, perché gli aggiornamenti della contabilità Comune per Comune non vengono pubblicati con regolarità dall’Inps.

Quali effetti avrà la stretta sui residenti, quindi? "Marginale, a mio avviso. Premetto che l’Inps comunica ai Comuni i numeri sul reddito ogni dodici o diciotto mesi, quindi è difficile avere cifre aggiornate – conclude l’assessore Gargini – posso però assicurare che il quadro che riguarda Serravalle è tutt’altro che allarmante: il valore massimo dei percettori è stato raggiunto nell’immediato post-pandemia, per poi decrescere. Avevamo inoltre provveduto da qualche anno ad attivare i Puc, che hanno impegnato in questo tempo diversi beneficiari del sussidio".

Giovanni Fiorentino