Reati contro la pubblica amministrazione: arresti e sequestri nel Pesciatino

Operazione 'Coffee break' della polizia di Stato. Diciannove misure cautelari, trovati 266mila euro in contanti nella cassaforte di uno degli indagati. Tangenti dal 3 al 5%

Sede Questura Pistoia

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Pistoia, 5 ottobre 2021 - Operazione anticorruzione della polizia di Stato di Pistoia, con arresti e sequestri di beni per reati contro la pubblica amministrazione, da parte della squadra mobile di Pistoia, con il supporto operativo di personale degli altri uffici della questura, di varie squadre mobili e del reparto prevenzione crimine ''Toscana'', su ordine della procura della Repubblica.

Trovata cassaforte con 266mila euro in casa di uno degli indagati

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Sono state eseguite 19 misure cautelari personali: 8 persone sono finite in carcere, 3 agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico e altre 8 hanno l'obbligo di dimora. Le misure sono a carico di funzionari degli enti locali della Valdinievole, di responsabili di società di costruzioni e di vari intermediari. Si tratta del risultato di un'articolata attività d'indagine denominata 'Coffee break'. 

Eseguito anche il sequestro preventivo ai fini della confisca di beni a carico degli indagati sottoposti a misura cautelare personale. Gli investigatori della polizia di Stato hanno eseguito cinque decreti di perquisizione anche questi emessi dalla procura di Pistoia. Nel corso dell'operazione, tra i vari beni sottoposti a sequestro anche di natura preventiva, sono stati ritrovati contanti per circa 266mila euro all'interno della cassaforte nella casa di uno degli indagati. La tangente secondo gli inquirenti variava dal 3 al 5% della gara.

L'indagine ha riguardato gli appalti per opere pubbliche nei comuni di Uzzano e di Pescia, nel periodo dal 2014 al 2020, ma gli inquirenti ipotizzano che il 'sistema' criminoso andasse avanti anche da prima. Il procuratore capo Tommaso Coletta ha spiegato che le imprese che beneficiavano degli accordi sono: la Costruire Srl, Coesco srl, Esmoter Costruzioni srl, Euroedil snc, General Works e la Diddi Dino e figli.

Le indagini, come hanno spiegato i sostituti procuratori Leonardo De Gaudio e Luisa Serranti, si sono avvalse anche di intercettazioni ambientali, sia nell'ufficio di uno dei funzionari infedeli sia nell'automobile di uno degli imprenditori, dove sembra che avvenisse spesso la consegna delle mazzette.

I pagamenti avvenivano come consuetudine per ottenere gli appalti, non si parla di maxi tangenti, ma di una serialità che fa scorgere un sistema consolidato.