
L'agenzia della Banca del Monte di Lucca rapinata
Pistoia, 16 febbraio 2015 - Un colpo che può anche suscitare un po’ di ilarità: un bandito che entra in banca con una maschera di gomma da vecchietto, infilato in una tuta blu da meccanico, con una pistola probabilmente neanche vera e che poi, con ottomila euro in contanti infilati in tasca, fugge calmo calmo pedalando in mountain bike. Invece c’è poco da ridere perchè la paura, in banca, è stata tanta comunque e i carabinieri lo ritengono un colpo ben studiato, da professionista che ha preparato tutto sapendo che, comunque, sarebbe riuscito a non dare nell’occhio. La rapina è avvenuta all’agenzia di viale Fermi, a Sant’Agostino, del Monte di Lucca, davanti al palazzo dove ha sede la Confcommercio.
Si è trattato di un’azione rapidissima. Erano le 11.30 circa quando il rapinatore ha fatto il suo ingresso all’interno dell’istituto dalla porta girevole, con la maschera da carnevale calata sul volto e con la pistola in pugno. Si è diretto a passi decisi verso il direttore: «I soldi, questa è una rapina». Nessuno ha tentato la minima reazione anche se il sensore della «bussola» non aveva segnalato niente e quindi, con tutta probabilità, l’arma non era vera. Ma non era certo il caso di sperimentarlo e tutti, nel salone, sono rimasti immobili. Il direttore ha consegnato al bandito i contanti disponibili in quel momento, circa ottomila euro. Lui se li è infilati in tasca ed è uscito. Fuori, ad attenderlo, la mountain bike.
Si è allontanato in bicicletta proseguendo verso la zona industriale. Uno stratagemma per non dare nell’occhio: chi avrebbe fatto caso a un operaio in tutta blu a bordo di una mountain bike, visto che, nella zona industriale, di operai ce ne sono tanti? E, per il momento, c’è riuscito a far perdere le proprie tracce. I carabinieri, una volta raggiunto il Monte di Lucca, hanno ascoltato la testimonianza dei presenti e acquisito le immagini della videosorveglianza interna ed esterna dell’istituto. Immagini che, ovviemante, confermavano quello che i testimoni avevano già riferito. Il rapinatore è apparso piuttosto alto di statura e le poche parole che ha pronunciato durante il colpo lasciano supporre che si tratti di un italiano. I PROSSIMI passi degli inquirenti saranno quelli di acquisire i filmati delle altre videocamere di sorveglianza nel tentativo di ricostruire tutto il percorso del rapinatore in bicicletta fino al punto in cui, probabilmente, si è definitivamente allontanato dalla zona e magari cambiato, liberandosi della tuta e della maschera. Si cerca anche di risalire a colpi simili che potrebbero essere avvenuti negli ultimi tempi nelle province vicine e con le stesse modalità.