GABRIELE ACERBONI
Cronaca

"Beffa graduatorie": docenti precari, la protesta si infiamma

Nuova manifestazione alle porte del provveditorato: "Le graduatorie siano riviste"

La manifestazione dei precari davanti al provveditorato

Pistoia, 17 settembre 2020 - Continua la protesta dei docenti. Dopo esser stati mercoledì all’ufficio scolastico della regione Toscana a Firenze, oggi pomeriggio il gruppo dei Diplomati Magistrali insieme ai rappresentanti del Comitato Nazionale Docenti Precari, si sono ritrovati davanti al provveditorato di Pistoia per far sentire nuovamente la loro voce. La principale richiesta è sempre quella che viene scandita da giorni: convocazioni in presenza. «Stanno facendo le nomine su graduatorie falsate - ha affermato Monica Cedrola, presidente del CNDP - e dopo sei giorni di presidi siamo qui oggi sempre per contestare le gps (graduatorie provinciali per le supplenze). In tutta Italia sono state indette in fretta e furia dalla ministra Azzolina, ma non presentano le dovute rettifiche e quindi siamo di fronte ad un paradosso: gli insegnanti in cattedra ma con la possibilità concreta che gli stessi possano essere rimossi dall’incarico per uno sbaglio di punteggio. Invece si dovrebbe prima procedere ad una revisione dei punteggi e poi alle nomine, ma non ci sono stati i tempi».

Ma questo problema, secondo i manifestanti, si amplifica appunto per la mancata convocazione in presenza. «Al momento non sappiamo ancora niente delle assegnazioni, è stata fatta solo quella della primaria - ha continuato Cedrola che ha aggiunto - in più, qui a Pistoia e a Prato, si è deciso di procedere all’assegnazione non con convocazione in presenza e nemmeno su piattaforma elevati a, come per esempio a Lucca, ma si è deciso di farlo per delega cioè compilando un modulo. Quindi immaginate la confusione nelle assegnazioni». La denuncia è che non eseguendo lo spoglio con un sistema ma effettuandolo a mano, ad uno ad uno di tutti i moduli pervenuti, ci possano essere degli errori, come risulterebbe infatti vista l’interruzione delle operazioni per le nomine incrociate.

Sempre la presidente dei docenti precari ha spiegato che un altro problema riguarda la scuola secondaria perché sia in quella di primo che di secondo grado ci sono persone che hanno più classi di concorso. Ad esempio: un docente che ha indicato sul modulo la preferenza per una di secondo grado, che però presenta un punteggio alto, potrebbe essere chiamato per effettuare servizio in una di primo grado senza offrire allo stesso la possibilità di scelta. Magari portando l’insegnante ad aspettare invano una convocazione per la prima richiesta e perdendo così la possibilità di avere una cattedra. «Vogliamo la revisione delle graduatorie - ha nuovamente scandito Monica Cedrola che ha concluso - oppure scendiamo ad un compromesso per non correre il rischio di arrivare in cattedra a novembre: dateci le convocazioni in presenza, e se questo non fosse possibile a causa del Covid-19, facciamole su modalità telematica, dato che sono sette mesi che lavoriamo sulla didattica a distanza».