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Prof rischia licenziamento: "Passi avanti per la legge"

Prove slittate per Covid, ’congelata ’ la sentenza del Consiglio di Stato. La sottosegretaria Frassinetti al question time: "Obiettivo stabilità nella scuola". .

Prof rischia licenziamento: "Passi avanti per la legge"

PISTOIA

Tempi politici permettendo, la soluzione appare ancor più nitida all’orizzonte. Sperare adesso ha davvero un senso concreto per quei docenti che rischiano il licenziamento in seguito a una sentenza del Consiglio di Stato pronunciata nel gennaio scorso: "non valido", sosteneva lo stesso organo costituzionale, il concorso suppletivo che aveva immesso in ruolo quegli stessi docenti impossibilitati a partecipare alla prova precedente poiché positivi al Covid-19. A portare ulteriori venti d’ottimismo nella vicenda il question time di giovedì pomeriggio alla Commissione cultura della Camera, durante il quale la sottosegretaria all’Istruzione e al merito Paola Frassinetti ha risposto all’interrogazione della deputata Elisabetta Piccolotti (Verdi e Sinistra) sul caso "kafkiano" dei docenti rimasti intrappolati in questo groviglio, tra i quali, ricordiamo, ci sono anche due insegnanti pistoiesi.

"Il Ministero – ha esordito Frassinetti – ha deciso di avvalersi di una specifica disposizione legislativa che gli consente di non eseguire la sentenza prima della fine dell’anno scolastico corrente. Ma ciò che è più rilevante è l’intendimento del governo di intervenire nel primo provvedimento utile per consentire il superamento delle criticità dovute al mutato orientamento giurisprudenziale rimandando a una specifica disposizione di legge la soluzione del problema. Mi riferisco a un emendamento presentato in sede di conversione in legge del decreto legge Pnrr4 che mira a sanare la posizione dei soggetti in servizio confermandoli in ruolo e che alla luce dell’interesse manifestato da questa interrogazione si auspica possa ottenere il più ampio e trasversale sostegno parlamentare".

Il riferimento è, appunto, all’emendamento presentato dalla Flc Cgil allo scopo di "garantire stabilità e qualità del servizio scolastico". Nel pacchetto avanzato dalla Federazione sindacale infatti c’è anche un riferimento che guarda ai docenti risultati vincitori delle prove suppletive ora a rischio licenziamento. I riflettori sulla questione intanto restano accesi anche a livello regionale.

Nei giorni scorsi infatti i consiglieri Marco Niccolai e Cristina Giachi (Pd) hanno presentato una mozione alla Regione affinché questa si attivi "nei confronti del Governo e del Parlamento per individuare nell’immediato una soluzione per la vicenda e, in prospettiva, per porre in essere interventi normativi strutturali capaci di porre rimedio a situazioni particolari di assenza giustificata dai concorsi pubblici. "Su questa vicenda – spiega Niccolai – avevo già presentato un’interrogazione. Ora, insieme alla collega Giachi, abbiamo ritenuto di proporre una mozione, con l’obiettivo di rendere più forte l’appoggio agli insegnanti attraverso un voto del Consiglio regionale. Siamo di fronte a un’inadeguatezza della normativa nazionale, che non tiene conto di periodi di emergenza pandemici o altri eventi che, in teoria, possono impedire ai candidati ai concorsi pubblici di partecipare. Credo che adesso occorra andare oltre le semplici dichiarazioni rese dallo stesso Ministero e agire".

l.m.