Prevenire il rischio idraulico. Tutti gli obiettivi della variante per proteggere il territorio

Lunedì 5 febbraio al centro Nerucci il primo incontro pubblico per illustrare le novità. Tra gli intenti la tutela degli ecosistemi, dai boschi ai corsi d’acqua che scendono fino in pianura.

Inizierà lunedì 5 febbraio alle ore 21 con un incontro pubblico al centro Nerucci l’iter per la variante al Piano operativo comunale. Verranno presentati gli obiettivi del nuovo strumento urbanistico che sarà aggiornato alle linee del Piano strutturale approvato il 30 novembre del 2022. Il Piano operativo in vigore, approvato nel 2019, va a scadenza nel 2024 e quindi va aggiornato. Gli obiettivi della variante ricalcano quelli del precedente piano e anche del piano strutturale che pongono già al primo posto "la prevenzione dei rischi geologico, idraulico e sismico", un obiettivo che certamente dovrà essere rilanciato anche alla luce delle alluvioni del 2 e del 4 novembre che hanno dimostrato in modo drammatico la fragilità del sistema idrogeologico del territorio montalese. Da segnalare, tra gli intenti, anche la tutela degli ecosistemi naturali dalle zone boschive, che occupano percentualmente la parte più ampia del comune di Montale, fino alla "rete dei corsi d’acqua che scendono fino alla pianura (Agna, Settola, Bure e reticolo minore)". Sul patrimonio edilizio si punta al recupero e non alla ulteriore occupazione di suolo e alla riqualificazione delle aree degradate e in particolare dei complessi industriali dismessi. Nel campo economico ci si prefigge il potenziamento delle attività agricole, il sostegno alle piccole e medie imprese, l’adeguamento delle aree produttive con spazi e servizi per gli operatori, il potenziamento delle attività commerciali e il sostegno al centro commerciale naturale. E’ prevista anche "l’offerta di nuovi spazi per uno sviluppo qualificato delle attività produttive". A questo proposito il nuovo Poc includerà sicuramente anche la previsione di un nuovo stabilimento industriale lungo la via Garibaldi, proposto dal gruppo Grassi e già approvato con una variante al piano vigente. La variante generale conferma gli obiettivi dei precedenti strumenti urbanistici in quanto "coerenti con gli indirizzi per lo sviluppo sostenibile, finalizzati alla elevazione della qualità della vita della comunità residente, all’accoglienza dei turisti, al miglioramento della qualità degli insediamenti e alla diffusione della qualità ambientale".

Poi si aprirà una fase di interlocuzione tra l’amministrazione, i cittadini e le associazioni. Verrà comunicata la modalità con cui si potranno presentare delle osservazioni al Poc che verranno ricevute dopo che la variante sarà adottata in consiglio. La proposta di variante passerà al vaglio anche della Conferenza Paesaggistica.

Giacomo Bini