Ponte di Maresca chiuso Si pensa a un’alternativa

Crescono i tempi dei lavori al viadotto: con i mesi in più il costo è lievitato. Il sindaco: "Studiamo una soluzione per evitare nuovi disagi alla viabilità"

Migration

Viadotto di Maresca: slitta la riapertura a data da destinarsi. Come anticipato ieri sulle colonne de La Nazione, i lavori in corso al ponte che permette di oltrepassare il paese senza entrarvi, hanno preso una brutta piega. La conferma arriva dal presidente della Provincia, Luca Marmo che nella serata di ieri ha diramato una breve nota di aggiornamento. "Con riguardo ai lavori in corso di svolgimento sul viadotto di Maresca – ha spiegato il presidente Marmo – è emersa la necessità di un intervento significativo sul massetto sottostante il piano viabile. L’intervento ulteriore che si rende necessario comporta una variazione importante del quadro economico previsto. Nel corso di una riunione tenutasi in Provincia, io presente, sono state individuate le modalità di copertura degli extra costi. La soluzione tecnica individuata non comporterà interruzione delle attività di cantiere che, tuttavia, si protrarrà più a lungo di quanto inizialmente indicato".

La copertura finanziaria da trovare si aggira attorno ai 250mila euro ma la Provincia ha trovato i denari sufficienti a finanziare la soluzione del problema nel breve volgere di qualche giorno. La base d’asta, oneri per la sicurezza inclusi, si attestava a quasi 323mila euro. Dal punto di vista pratico si tratta di rifare il massetto su cui poggia il piano carrabile, operazione che viene fatta togliendo il vecchio, legando i ferri che costituiscono l’armatura e rifare lo strato di cemento, dopo fatta la gettata c’è bisogno di 28 giorni di riposo prima che le maestranze possano tornare a lavorarci sopra.

La variabile del meteo, soprattutto andando verso la stagione invernale, rischia di incidere in maniera significativa perché in caso di pioggia o neve i tempi rischiano di allungarsi parecchio. Volendo cercare di limitare i disagi, potrebbe venir presa in esame una soluzione alternativa a quella di dover raggiungere la ss 66, a Campotizzoro. Non molti anni addietro la strada che attraversa Borgo Freddo, adesso regolata da un senso unico in entrata, era a doppio senso di circolazione, l’ex ponte della ferrovia, su cui fino al 1965 transitava il treno e recentemente restaurato, è stato percorso dalle automobili fino a pochi anni addietro. Le soluzioni ci sono, sta alla politica decidere se e quali adottare.

Il sindaco annuncia: "Abbiamo già affrontato il problema della viabilità, sia in entrata che in uscita, siamo alla ricerca di una soluzione, consapevoli che il paese ha bisogno di una risposta, che il Comune cercherà di dare nel più breve tempo possibile".

Andrea Nannini