
Pistoia, 2 aprile 2023 – In ballo ci sono circa 40 milioni di euro del Pnrr-Piano nazionale di ripresa e resilienza e sono coinvolti sei istituti scolastici del territorio. Una vera corsa contro il tempo quella della Provincia di Pistoia per trovare un posto a centinaia di studenti delle scuole superiori che dal prossimo ottobre dovrebbero lasciare i plessi per i lavori di efficientamento energetico e sismico. Se gli spazi non ci saranno, Pistoia rischia di perdere milioni dall’Europa e di vedere vanificati gli sforzi degli ultimi mesi che hanno portato i tecnici provinciali a studiare piani di riqualificazione scolastici. Nel dettaglio a rischio sono i lavori previsti al liceo Petrocchi, all’istituto Fedi-Fermi, quelli previsti nel vecchio plesso dell’istituto Einaudi, la riqualificazione del liceo scientifico Amedeo di Savoia, i lavori all’istituto di San Marcello e quelli al Sismondi di Pescia.
"Parliamo di sgombri totali o parziali delle scuole – spiega il presidente della Provincia Luca Marmo –. Il problema enorme è che nei fondi Pnrr non sono previsti finanziamenti di moduli- container da usare per la riqualificazioni di scuole esistenti. La norma prevede fondi solo per chi costruisce scuole ex novo". Sul tema ha sollevato il problema a livello nazionale l’Upi che ha presentato un emendamento alla norma in modo da consentire alle Province di sistemare gli studenti provvisoriamente. Ma le risposte ancora non sono arrivate.
La Provincia quindi, proprio in queste settimane, ha avviato consultazioni a livello politico, ma anche scolastico per prevedere soluzioni alternative che consentano agli studenti di continuare le lezioni. "Dobbiamo trovare spazi – tuona Marmo –. Non possiamo permetterci di perdere questi fondi europei. Abbiamo bisogno che la politica provinciale si unisca per trovare soluzioni. L’appello, ovviamente, è anche per le istituzioni scolastiche. Occorrono sacrifici e magari prevedere modalità organizzative che consentano ai ragazzi di andare a scuola anche di pomeriggio".
Insomma un nodo da sciogliere pesante, che mette a rischio la qualità dell’istruzione pistoiese ma soprattutto la possibilità di avere scuole efficienti, moderne e sicure. In ponte entro poco tempo dovrebbe essere organizzato un tavolo urgente con istituzioni politiche e scolastiche del territorio in modo da trovare ipotesi di soluzione che consentano di collocare i ragazzi entro il prossimo ottobre. È proprio ottobre, infatti, il termine ultimo per l’allestimento dei cantieri negli edifici altrimenti i fondi europei prenderanno una direzione diversa da Pistoia e sarebbe davvero un’enorme perdita per la provincia.
"Abbiamo chiesto aiuto a tutti – conclude Marmo –. Speriamo di riuscire a trovare soluzioni idonee chiedendo anche qualche sacrificio. Nel frattempo speriamo che a Roma vengano previsti finanziamenti per l’acquisto dei container perché la Provincia di Pistoia non ha soldi per poterli acquistare".