Pistoiese, ore di attesa. E i tifosi alzano la voce

Giornata interlocutoria sul fronte societario: nessun incontro in Comune. Intanto se ne vanno Ricco, Gallitelli e Chrysovergis. L’attacco degli ultras. .

Pistoiese, ore di attesa. E i tifosi alzano la voce

Pistoiese, ore di attesa. E i tifosi alzano la voce

Giornata interlocutoria sul fronte sociatario dell’Us Pistoiese 1921. Un fronte che, comunque, resta caldo. Dopo un giovedì infuocato, dal comunicato dell’attuale proprietà che ha ammesso di non riuscire a far fronte agli impegni presi fino alla dura presa di posizione del sindaco Tomasi, passando per la notizia della trattativa in corso per un ipotetico passaggio di quote a una cordata guidata dall’imprenditore americano Tighe Noonan, ieri le bocche sono rimaste cucite. Quel che è certo è che il paventato incontro in Comune tra Noonan e il primo cittadino, che sarebbe dovuto andare in scena in mattinata, non c’è mai stato. Ma i confronti tra le parti, intese come potenziali investitori e l’attuale management del club, sono proseguiti in maniera serrata. La trattativa starebbe andando avanti, insomma, ma serve tempo. Proprio quello che non c’è, purtroppo. Ieri hanno rescisso ufficialmente gli accordi con la società arancione gli atleti Jacopo Ricco e Davide Gallitelli, presto dovrebbe seguirli Francesco Nardella. Ma soprattutto Marios Chrysovergis è stato ceduto a titolo definitivo al Campobasso.

Intanto ad alzare la voce sono stati i tifosi: "Adesso basta – tuona il gruppo organizzato Millenovecentoventuno in una nota –: in questi ultimi vent’anni ci siamo trovati più volte a dover prendere le distanze dall’operato delle varie società che si sono susseguite. Visto l’evolversi delle ultime notizie e i malcontenti generali, tocca nuovamente a noi far sentire la nostra voce. L’ex presidente Ferrari, con tanto di lacrime, presentò alla città e ai tifosi i nuovi dirigenti, dichiarando di lasciare la Pistoiese in mani sicure – ricordano –. In due anni siamo passati da mani tedesche a mani inglesi ma le facce sono state sempre le stesse e non certo ’sicure’. Più volte De Simone ci ha presentato progetti ambiziosi ma alla fine abbiamo sempre raccolto tante chiacchiere – concludono –. Siamo dunque a dire basta con i giri di parole e le false promesse mai mantenute, Ringraziamo le istituzioni (Comune in primis) e Ferrari che hanno permesso e mai vigilato sul passaggio di proprietà: da quando sono subentrati questi fantomatici imprenditori, abbiamo assistito allo sgretolamento del club. Siete tutti colpevoli".