REDAZIONE PISTOIA

Pistoiese, Maldonado è già leader. Qualità in regia e gol pesanti

L’ecuadoregno ci ha messo solo due gare per calarsi nel ruolo e prendere in mano il gioco dell’Olandesina

Luis Maldonado è arrivato a novembre dal Campobasso dove la scorsa stagione ha contribuito alla promozione dei molisani in Serie C

Luis Maldonado è arrivato a novembre dal Campobasso dove la scorsa stagione ha contribuito alla promozione dei molisani in Serie C

È già la Pistoiese di Luis Maldonado? Forse due presenze e 152 minuti sono troppo pochi per poter emettere una sentenza definitiva, ma l’impressione è che il centrocampista arrivato dal Campobasso abbia già fatto breccia, oltre che nel cuore dei tifosi, nelle idee tattiche di Alberto Villa. Ma facciamo un passo indietro e torniamo indietro di una ventina di giorni fa, quando Maldonado venne ufficializzato. Su di lui c’erano dubbi, legittimi, legati all’assenza di gare ufficiali, che perdurava da oltre due mesi, e su una condizione fisica non ottimale. All’ecuadoregno sono però bastate due partite per scacciare se non tutti almeno gran parte delle perplessità nei suoi confronti. Il classe 1996 ha infatti preso possesso fin da subito della cabina di regia della Pistoiese, risolvendo uno dei nodi principali della prima parte di stagione. Caponi, Tanasa, Lauria: nessuno dei tre, in precedenza, era riuscito a dare all’Olandesina ritmi e tempi di gioco indispensabili nello sviluppo di una manovra fluida e nella costruzione dal basso.

Maldonado ha colmato il gap fin dai primi minuti della gara contro il Riccione dove, oltre al gol, si è proposto più volte in prima persona per impostare il gioco dalle retrovie, guidando contemporaneamente i compagni di centrocampo con gesti e indicazioni sulle posizioni in cui collocarsi per ricevere il pallone in modo pulito. L’ecuadoregno si è rivelato un leader non solo tecnico ma anche caratteriale, anche se da questo punto di vista non c’è da stupirsi. Non è un caso che nel curriculum di Maldonado figurino due promozioni dalla Serie D alla C, quella del 2024 a Campobasso e del 2019 con l’Arzignano Valchiampo, e che nelle annate in Serie C per due volte sia arrivato il raggiungimento dei playoff. Si tratta quindi di un giocatore abituato a palcoscenici importanti e che sa come si vincono i campionati.

Tornando più in dettaglio su temi prettamente tecnici, l’innesto di Maldonado è stato fatto dalla società anche per garantire quei gol che nella prima parte di stagione spesso sono mancati. Nonostante agisca molto lontano dalla porta, per due anni in Serie D il sudamericano è andato addirittura in doppia cifra, mentre lo scorso campionato ha contribuito alla promozione del Campobasso con nove gol e dieci assist in tutte le competizioni.

Numeri davvero da top player per un centrocampista, arricchiti dalle grandi capacità balistiche sui calci piazzati che Maldonado possiede. D’altronde sono bastati trenta secondi per capire di che pasta fosse fatto. A Riccione, al primo pallone toccato e a 30 metri dalla porta, non ci ha pensato due volte nel calciare a rete, sorprendendo il portiere avversario e firmando il vantaggio orange. Pochi giorni fa, al Melani, è andato vicinissimo al bis su punizione. Chissà che domenica, al Lungobisenzio, non sia la volta buona...

Michele Flori