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Pistoiese, la fine più ingloriosa. I debiti impediscono la trasferta. Non si gioca, il futuro è nero

Russo, fedelissima del ’patron’, avrebbe chiesto ai calciatori di giocare raggiungendo Lodi in autonomia. Intanto ieri la Juniores nazionale giocava in trasferta e ha dato tutta se stessa battendo il Progresso .

Pistoiese, la fine più ingloriosa. I debiti impediscono la trasferta. Non si gioca, il futuro è nero

PISTOIA

Hanno battuto il Progresso in trasferta. Alla faccia della situazione difficilissima che stanno vivendo anche loro, i calciatori del settore giovanile della Pistoiese, il cui responsabile con gli staff sta facendo l’impossibile per non privare i ragazzi dello sport che amano. E loro, i calciatori della Juniores Nazionale, hanno dimostrato sul campo ciò che vogliono: giocare e divertirsi.

Per il resto, se è vero che al peggio non c’è mai fine, allora sono in arrivo momenti durissimi per la Pistoiese. Dopo l’arresto di Maurizio De Simone e la richiesta avanzata dalla Procura di Pistoia di apertura della liquidazione giudiziale per il club, nella giornata di ieri un nuovo capitolo si è aggiunto al libro degli orrori arancioni. Intorno all’ora di pranzo, dopo un confronto fra giocatori, al quale ha preso parte anche lo staff tecnico, la squadra ha ufficializzato che non parftirà alla volta di Lodi, dove nel pomeriggio di oggi è in programma la sfida di campionato contro il Fanfulla. Una decisione resasi necessaria alla luce dell’impossibilità di organizzare la trasferta in Lombardia, in particolare per la mancanza di disponibilità del pullman – e dei soldi per pagarlo – che avrebbe dovuto portare la Pistoiese alla Dossenina. Il tutto nonostante numerosi tentativi fatti fin dalle prime ore di sabato da persone esterne alla società e da Giuliana Russo – settore marketing e commerciale della Pistoiese e fedelissima di De Simone –: ha tentato in ogni modo di far partire la squadra per farle disputare la partita, come se l’esclusione dal campionato non fosse fatto contemplabile, tanto da arrivare a chiedere ai giocatori di raggiungere l’impianto di gioco con le proprie auto, richiesta respinta al mittente da Carannante e compagni che hanno ribadito di essere a giocare, ma solo a determinate condizioni.

Il surreale pomeriggio odierno vedrà quindi solamente il Fanfulla arrivare al campo, prepararsi per scendere in campo e fare riscaldamento fino alle 15.45, quando il direttore di gara fischierà per tre volte rimandando la squadra negli spogliatoi e determinando la vittoria a tavolino della formazione lombarda. Per la Pistoiese invece, oltre al ko, scatterà un punto di penalità in classifica e una sanzione economica da parte del giudice sportivo. Ciò che preoccupa è che se tale situazione dovesse verificarsi nuovamente, l’Olandesina verrebbe esclusa dal campionato. Il regolamento prevede infatti che nei campionati nazionali, di cui la Serie D fa parte, l’esclusione scatti dopo tre mancate presentazioni. Al di là dello smacco enorme per il club e per i colori, oltre che l’umiliazione per i giocatori che ormai da settimane sono vittime di una situazione assurda, l’esclusione potrebbe anche far allontanare i potenziali investitori interessati a rilevare la proprietà della Pistoiese. La squadra dovrebbe quindi rimanere a disposizione fino alla prossima settimana, in attesa di capire quale decisione prenderà Matilda Jace, che formalmente, pur essendo sotto indagine, è ancora l’amministratrice del club. E questo forse è l’aspetto più assurdo di tutti.

Michele Flori