REDAZIONE PISTOIA

Pellegrini sulle orme di San Bartolomeo

Alla scoperta dei percorsi in provincia. Tra Fiumalbo e Pistoia 90 chilometri con tanta ombra e strutture per garantire l’accoglienza

Sarà (anche) l’estate dei cammini e dei pellegrini, un turismo lento che si è affermato in città e che nel 2022 potrebbe crescere ancora. Un turismo sul quale la nuova amministrazione conta molto per il futuro. Ma quali sono gli itinerari pistoiesi? Sono cinque, in particolare, i percorsi millenari che si diramano lungo le antiche vie di pellegrinaggio, uno fra tutti il cammino di San Bartolomeo. Con i suoi 90 chilometri è riconosciuto come uno dei percorsi più brevi ma non per questo meno impegnativo. Questo sentiero congiunge i luoghi dedicati al culto del santo tra l’Emilia Romagna e la Toscana, attraversando paesaggi suggestivi che rendono unica la montagna pistoiese. Nellla pagina web dedicata (www.camminodisanbartolomeo.com) si dice che il percorso, che si estende tra Fiumalbo e Pistoia, è percorribile a discrezione del pellegrino in circa cinque giorni.

Progettato da Simone Breschi, è stato realizzato attraverso l’opera congiunta di volontari e residenti del luogo che in autonomia, senza alcun finanziamento da parte delle istituzioni locali, hanno predisposto un servizio di accoglienza per i viandanti e gestiscono quotidianamente le operazioni di manutenzione del sentiero.

"A differenza di altri cammini che si svolgono in pianura o a bassa quota, penso alla Francigena o al cammino di San Jacopo, il San Bartolomeo ha una quota più alta, consideriamo un dislivello complessivo in salita di 4201 metri per la maggior parte del percorso, fatta eccezione, naturalmente, per la tappa Pistoiese. Dal sentiero si raggiunge il centro cittadino che è in pianura, dove è possibile ammirare tutta la bellezza di Pistoia – afferma Andrea Cuminatto, uno dei volontari che si occupano del cammino –. Il sentiero è immerso nel bosco, fra tutti i cammini proposti è quello che più si adatta ad esser percorso nel periodo più caldo poiché è quasi sempre ombreggiato. La raccomandazione, tuttavia, come sempre, è quella di scegliere i mesi meno afosi. Aboliti, dunque, luglio e agosto. L’ideale – prosegue – è percorrerlo durante i primi mesi estivi oppure a fine stagione".

Ogni tappa corrisponde ad una giornata di cammino, di lunghezza variabile. La quarta, più breve, si aggira intorno ai 9 chilometri, mentre le altre hanno una lunghezza compresa tra i 20 e i 25.

"E’ un cammino che si presta sicuramente agli escursionisti esperti o comunque a chi è abituato a percorrere lunghe distanze. Ciò non toglie – aggiunge Cuminatto – che si possa dividerlo in più tappe. Mettiamo a disposizione strutture per il ristoro: troviamo gli ostelli dei pellegrini a Piteglio, ostelli parrocchiali dove è possibile pernottare in letti a castello ed utilizzare la cucina. Nella canonica si può sostare con il proprio sacco a pelo; a Fiumalbo la palestra del Comune è messa a disposizione per i gruppi di ragazzi che vogliono fare un’esperienza a basso costo; nei paesini abbiamo poi alberghi e bed and breakfast, affitta camere, strutture attrezzate. Le opzioni non mancano".

Giulia Russo