
Non solo bar e ristoranti: l’obbligo del green pass che scatta oggi riguarda anche gli accessi alle palestre. E qui il tema si fa più scottante perché, se nei locali coloro che sono sprovvisti del certificato verde potranno comunque sedersi all’aperto o effettuare le proprie consumazioni al banco, i centri fitness non hanno alternative: senza green pass si resta fuori. E le polemiche fioccano già: "È vero che la maggioranza delle persone ha già fatto sia la prima che la seconda dose e pertanto non avrà problemi ad accedere alla palestra – ha spiegato Niccolò Lorusso, istruttore qualificato della palestra GreenFit – ma è altrettanto vero che c’è una minoranza importante di clienti che non hanno ancora il certificato o che non hanno intenzione di prenderlo. Tra questi c’è già chi si è lamentato, e sinceramente non sono pochi, chiedendo il rimborso dell’abbonamento in quanto impossibilitato ad accedere ai nostri locali per allenarsi".
Un bel problema per i gestori dei centri, anche se la legge dà loro ragione: "Abbiamo contattato anche il Coni il quale ci ha confermato che, essendo un decreto dello Stato, non è possibile fare altrimenti – ha raccontato – il provvedimento nasce per rispondere a una situazione di emergenza sanitaria, non dipende da noi. Dunque auspichiamo che la gente capisca e che, se vuole venire in palestra, si metta in regola". Per quanto riguarda il controllo del green pass, il compito è meno gravoso rispetto a bar e ristoranti: "Già a cose normali avevamo un desk di accoglienza, i nostri collaboratori dovranno semplicemente fare un paio di passaggi in più tramite app e verifica dei documenti – ha chiarito Lorusso – inoltre stiamo predispondendo un database dove inserire la scadenza del green pass di ciascun abbonato, così non dovremo più controllare la stessa persona fino alla scadenza del certificato". Fatto salvo un primo periodo con qualche fisiologico rallentamento dunque, le operazioni di ingresso in palestra dovrebbero tornare a svolgersi più o meno regolarmente. "Noi siamo pronti – ha concluso l’istruttore della GreenFit – l’importante è che ci venga permesso di continuare a lavorare anche nei prossimi mesi, perché il nostro settore è stato tra i più penalizzati".
Alessandro Benigni