Un altro pezzo dell’ospedale Pacini di San Marcello se ne va. A seguito del pensionamento della persona addetta alla mansione di portiere centralinista, invece di sostituirla, si preferisce spostare il centralino a Pistoia, con tutti i disagi connessi e la probabilità della nascita di qualche disservizio, come viene ipotizzato da persone che dell’ospedale conoscono bene le dinamiche. Nel frattempo sono state assunte quattro persone tra le categorie protette per svolgere questo tipo di mansione. Per capire la portata del problema potrebbe essere utile fare qualche esempio: se il pronto soccorso del Pacini ha bisogno di un medico che si trova dentro l’ospedale stesso, dovrà chiamare il centralino dell’ospedale San Jacopo, dove, l’operatore in servizio provvederà a rintracciare il professionista che paradossalmente potrebbe essere nella stanza accanto al pronto soccorso dello stesso Pacini.
Oppure, il familiare di un ricoverato a San Marcello, per parlarci o interloquire con un medico, componendo il numero di San Marcello, sarà dirottato automaticamente al centralino del San Jacopo, se il centralino risponde e non è intasato di chiamate, verrà messo in contatto, con l’ospedale di San Marcello. Lo stesso vale per un operatore del Pacini che abbia bisogno di relazionarsi con l’esterno per prendere o spostare un appuntamento o qualsiasi altra necessità, sia questa banale o una questione di somma urgenza.
Onestamente si viene a creare una situazione particolarmente curiosa e, da parte di molti cittadini la protesta si è immediatamente sollevata. I commenti più teneri, ma sono pochi, parlano di progressivo smantellamento dell’ospedale da fermare, gli altri, che sono la maggior parte, parlano di una "vergogna inaccettabile" e di attentato alla salute dei cittadini chiamando in causa i massimi rappresentanti, a cominciare dai sindaci, assessori e consiglieri comunali.
Quell’ospedale, che fino a pochi anni fa era un motivo di orgoglio, sta diventando una delle voci più dolenti della Montagna e delle migliaia di firme per mantenerlo in vita sembra non se ne ricordi più nessuno di quelli che si schierarono a sua difesa. Se questo progetto, peraltro già confermato dalla direzione aziendale, non verrà fermato, dal primo dicembre, primo giorno di pensionamento dell’addetta, tutto il traffico telefonico dovrà passare da Pistoia. Con tutto quello che ne consegue.
Andrea Nannini