"Ora serve un patto con l’amministrazione per il nostro turismo"

L’imprenditore lucchese Bonino ha scelto Pistoia per investire. Ha rilevato l’hotel Patria. "Ci sono tante potenzialità da sfruttare"

Il periodo non è certo considerato dei migliori, soprattutto per il settore turistico, forse il più martoriato dalla crisi. Ma spinto dall’idea che dai momenti di difficoltà possano nascere le opportunità migliori, Pietro Bonino ha puntato sulla nostra città. Lo ha fatto partendo da Lucca, fra le maggiori mete turistiche della Toscana, dove gestisce con successo tre alberghi. Il quarto, rilevato alla metà di settembre, è l’hotel Patria di via Crispi. E’ lì che l’imprenditore lucchese vuole aprire un nuovo tavolo di gioco, meglio se con la collaborazione degli addetti ai lavori del settore.

"Ho pensato che, in questo momento, Pistoia potrebbe essere la nuova Lucca – spiega –. Il centro storico della città piace molto, si sta sempre più popolando di locali e sono rimasto colpito dalla bellezza della città, che si trova in un punto strategico, vicino alla montagna, a Firenze, alla costa. Così, quando ho deciso di ampliare il raggio del mio business ho pensato che questa città potesse essere l’ideale. Quando mi è stata offerta la possibilità non ci ho dovuto pensare molto". Figlio d’arte ("mio padre è albergatore, io sono nato in albergo"), 45 anni, Bonino ha quindi scommesso sulla storica struttura da 26 camere a metà strada fra piazza Garibaldi e piazza Duomo, già appartenuta al gruppo della famiglia Ferrari. Forte anche della sua esperienza come responsabile dell’associazione lucchese degli albergatori, Bonino intende esportare il ‘suo’ modello ideale anche a Pistoia, convinto di poter trovare un clima adatto alle sue ambizioni: "Una volta arrivati a Pistoia, abbiamo cercato di farci conoscere e abbiamo visto che la clientela ha reagito bene. Per quanto i turisti siano pochissimi, stiamo lavorando con chi si sposta per affari", premette. Adesso si tratta di allargare la rete: "Una volta finita l’emergenza Covid credo sarà utile fare associazione, fare squadra sia fra imprenditori che con l’amministrazione, magari iniziando da piccoli progetti. A Lucca è già così da anni". Qualche priorità? "Penso alla questione delle infrastrutture, in particolare agli aeroporti: una giusta comunicazione con le compagnie ci consentirebbe, per esempio, di fare pubblicità mirata in base alle provenienze dei voli. Un esempio fra i tanti possibili di collaborazione fra gli imprenditori e le istituzioni".

re.pt.