
Sono già una quarantina gli ex lavoratori esposti all’amianto nell’ex Breda che hanno ricevuto, via telefono, la comunicazione dall’Inps di Pistoia del ricalcolo della pensione, decurtata proprio della quota relativa all’esposizione all’amianto. Qualcuno all’inizio ha pensato e sperato che si trattasse solo di uno scherzo di pessimo gusto, invece è stata semplicemente una "mazzata" morale ed economica. Il danno di questo ricalcolo per ogni lavoratore è, infatti, di circa 250-300 euro al mese in meno, dopo appena due mesi dalla pensione.
"Chi ha lavorato di più ed è stato di più a contatto con l’amianto riceverà il danno economico più grande – dice Jury Citera, segretario Fim Cisl Toscana Nord –, visto che il ricalcolo dell’Inps colpisce soprattutto chi aveva maturato 18 anni di contributi nel 1995, ovvero chi l’amianto della scoibentazione del tetto in eternit dello stabilimento di via Ciliegiole se lo è preso tutto. Dopo anni di lotte sindacali, vedersi cancellare questo diritto, oltretutto con una semplice telefonata, è qualcosa di inaccettabile".
Un’anomalia segnatamente pistoiese, visto che solo nello stabilimento di via Ciliegiole il tetto in eternit venne eliminato prima del 1995 (anno della riforma delle pensioni dell’allora presidente del consiglio Dini) quando invece in altri stabilimenti ferroviari in Italia le coperture di amianto rimasero al loro posto per altri anni ancora: i lavoratori di altre fabbriche della Penisola, infatti, rimasti a contatto con l’amianto anche dopo il 1995 non subiranno questo riconteggio nelle loro pensioni.
I sindacati non ci stanno: nel corso della prossima settimana è previsto un incontro con l’Inps di Pistoia per fare il punto su questo clamoroso taglio delle pensioni che rischia di cancellare anni di lotte sindacali da parte dei lavoratori che per anni hanno lavorato respirando quotidianamente la tristemente famosa fibra killer.
"L’ente di previdenza – conclude Citera – non si è nemmeno degnato di inviare una raccomandata o una comunicazione ufficiale ai lavoratori: ha telefonato, semplicemente, come si trattasse di una normale chiacchierata".
Torna dunque la battaglia per il riconoscimento dei diritti da amianto all’interno del sistema pensionistico. Solo due mesi fa la lotta sembrava finalmente al capolinea, con il tanto atteso riconoscimento di Inail e Inps dell’esposizione all’amianto e i primi ottanta lavoratori pronti in pensione anticipata. Adesso, una nuova doccia fredda per gli ex dipendenti Breda che comunque sono pronti a lottare ancora per vedersi riconoscere i loro diritti.
Francesco Storai