"Olio in Sala", buona la prima. Per il futuro si lavora per anticipare

La kermesse cittadina legata all’oro verde è stata apprezzata, ma tutti sono concordi che la finestra ideale sia quella di novembre

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La ’prima’ di "Olio in Sala" è stata un bel successo e sono già state gettate le basi per la nuova edizione in programma per il novembre del prossimo anno, anticipando di un mese come richiesto dagli stessi protagonisti per andare a legare l’evento al periodo della frangitura per poter degustare immediatamente i frutti del nuovo raccolto. Un connubio perfetto quello messo in atto tra Confcommercio, Coldiretti-Campagna Amica e Consorzio Turistico Città di Pistoia che ha convinto cittadini, curiosi e turisti, i quali si sono goduti la mostra mercato di piazza della Sala con la presenza di trenta produttori provenienti da tutta la Toscana. "Siamo soddisfatti di come è andata – commenta Tiziano Tempestini, Direttore di Confcommercio Pistoia e Prato – perché l’evento ha attratto davvero un buon numero di persone, valorizzando una eccellenza del territorio e coinvolgendo le attività. Ora lavoreremo sulle proposte costruttive che ci sono pervenute per dare continuità all’appuntamento, perfezionandolo e rendendolo sempre più appetibile". Ed il tipo di sinergia raggiunta con Coldiretti Pistoia è stata indubbiamente decisiva. "Abbiamo aderito con entusiasmo – spiega il direttore dell’associazione, Francesco Ciarrocchi –. E’ necessario valorizzare ancor di più il nostro olio, dando consapevolezza ai consumatori di quanto vale l’extravergine toscano: affineremo il lavoro grazie ai consigli delle aziende presenti all’evento".

Una manifestazione del genere, pochi giorni prima di Natale, ha ravvivato anche le presenze nel salotto buono cittadino. "Molti si sono fermati da noi per degustare e acquistare – aggiunge Paolo Boccardi di "Gargantuà" – Si tratta di un progetto pilota, che può essere limato e migliorato. Credo che la prossima edizione potrebbe essere anticipata di un mese, in concomitanza con la frangitura, e che potremmo coinvolgere altri produttori, penso ai panificatori". Su questa necessità di anticipare i tempi tutti si sono dimostrati concordi e le associazioni di categoria sono già al lavoro per questa modifica. "L’organizzazione è stata importante – prosegue Michele Fadanelli, dell’omonimo agriturismo di Lamporecchio – grazie alla sinergia dei soggetti del territorio: dagli aspetti logistici, al materiale espositivo fornito il loco. Proficuo il confronto diretto con il pubblico, nonché quello tra i produttori stessi incontrati durante la giornata e il mondo della ristorazione. Il tutto inserito in un vivace contesto del centro città". Infine ulteriori aspetti sui quali lavorare riguardano la necessità di coinvolgere i panificatori, perché il connubio pane-olio non potrà mancare, oltre a legare maggiormente il format coi locali in modo da puntare veramente al tutto esaurito. "Ho notato un grande movimento sulla Sala e in via dei Fabbri – commenta Marco Massai di Escobar– mentre in via Roma, anche a causa della rimozione obbligatoria dei Dehors e del concomitante mercato, abbiamo ingranato meno per quanto concerne vendite e degustazioni. Nonostante questo, l’idea è stata molto apprezzata da chi è venuto a pranzo o a cena".

Saverio Melegari