
L’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini
Com’è la qualità della vita a Sambuca Pistoiese e, più in generale, nelle aree interne particolarmente depresse del nostro territorio come tutta la zona appenninica? Di questo si parlerà martedì prossimo, 22 aprile, a partire dalle ore 16, al circolo Mcl di Pavana (in via della Chiesa 11/B), in un incontro pubblico organizzato dal Comune e da Spi Cgil per analizzare, e parlare, in maniera dettagliata, di quello che sta succedendo in questi mesi dopo che sia il medico di famiglia che la guardia medica hanno chiuso i battenti a Sambuca e, per chi deve effettuare delle visite e dei controlli, c’è da prendere l’auto e scendere a Candeglia per trovare l’ambulatorio più vicino. Ad affrontare il dibattito il sindaco di Sambuca, Marco Breschi, il segretario generale della Spi-Cgil provinciale di Pistoia Andrea Brachi e l’assessore regionale alla sanità, Simone Bezzini.
Nel corso del pomeriggio si parlerà in maniera approfondita di sanità pubblica e di servizi territoriali che devono essere garantiti, e sono decisivi, per un territorio rimasto, come spesso si dice, "zona franca" visto che gli interessi e i servizi sono tutti verso Alto Reno Terme, Bologna e l’Emilia Romagna.
Con l’occasione, poi, saranno illustrate anche le novità in materia di servizi specifici periferici introdotti dalla Regione e che attualmente sono in fase di sperimentazione.
"Come Spi-Cgil di Pistoia e della Montagna, in collaborazione con il Comune di Sambuca, abbiamo organizzato questo incontro pubblico – spiega Andrea Brachi –. Ci preme affrontare la qualità e quantità dei servizi sociosanitari soprattutto nelle aree interne visto che si parla di angoli, fra cui la stessa Sambuca, di Toscana oramai desertificati. Chiudono gli sportelli bancari, le Poste, il trasporto pubblico è carente, poche scuole, niente asili e pochi i negozi che ancora esistono. Senza dimenticare la carenza, o assenza, dei medici di famiglia e pediatri e la lontananza dalle strutture ospedaliere: può bastare per chiedersi il perché di come la gente voglia scappare dalla montagna?"
I problemi della sanità continuano a essere particolarmente seri e sentiti: anche in questi giorni si sono moltiplicate le telefonate alla nostra redazione per segnalare problematiche, soprattutto per le persone anziane, a scendere fino a Candeglia per una visita piuttosto che farsi prescrivere analisi, visite o medicinali con un rischio concreto, ovvero che ci siano abitanti e famiglie più svantaggiate e che non hanno modo di avere un trasporto verso il proprio medico, aprendo anche allo scenario più pessimistico con l’assenza di cure e medicinali per la propria sopravvivenza.
S.M.