Nuova multiutility toscana, subito scontro

Per il centrista Vespignani operazione positiva: "Perché Tomasi alza barricate?". Sinistra e Onda Etica contro: "Difendere i beni pubblici"

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Il progetto per la nuova multiutility regionale dei servizi pubblici continua a far discutere, tra favorevoli e contrari. "Dopo anni di ritardi, incertezze e ripensamenti vari, finalmente la multiutility della Toscana sta prendendo forma – chiosa Iacopo Vespignani, candidato sindaco del terzo polo con la lista Pistoia Davvero – un unico soggetto per gestire i servizi idrici ed ambientali di oltre 60 comuni della Toscana centrale, per poi allargarsi ai servizi energetici e alla Toscana tutta. Non importa essere degli economisti per capire i vantaggi di una operazione di questo tipo. Contenimento dei costi, economie di scala, sinergie, efficienza, investimenti, autonomia dalla politica. Invece il sindaco di Pistoia, formalmente esponente del centrodestra, cioè di un’alleanza politica che per anni Berlusconi ci ha detto essere espressione delle imprese e dell’Italia che produce – conclude Vespignani, attaccando Tomasi – sembra non volerci stare ed alza le barricate, usando da un lato argomentazioni patetiche e dall’altro tesi proprie dell’estrema sinistra".

Sinistra che si dice preoccupata: "Ribadiamo che non c’è stato nessun chiarimento in merito alle preoccupazioni per la mancanza di un progetto definito di governance della futura multiutility – dice il coordinatore provinciale di Articolo Uno, Piero Razzoli – vanno esplicitate in anticipo le garanzie per equilibrare i meccanismi di rappresentanza fra i vari territori. E poi c’è una questione di merito che riguarda la natura dei servizi in discussione, non rappresentabili esclusivamente in termini di valore economico. Parliamo di veri e propri beni pubblici, elementi fondamentali per garantire la qualità della vita dei cittadini e la sostenibilità ambientale dei nostri territori. Come Articolo Uno siamo determinati a difendere ed anzi rafforzare la tutela pubblica di questi servizi".

"Un nuovo furto di democrazia costituito dalla nascita della multiutility sui servizi ex pubblici e di primaria importanza per le famiglie come acqua, rifiuti e gas – attacca invece la candidata sindaca dei Comunisti per Serravalle, Giulia Romani – la smania aziendalista e privatizzatrice del centrosinistra toscano, che va a braccetto con il centrodestra, fa un nuovo salto di qualità, allontanandosi da qualsiasi controllo di gestione e delle tariffe".

Infin eSamuela Breschi, candidata sindaco per la lista civica Onda Etica: "Alla luce degli sviluppi degli ultimi giorni, prendiamo atto che Pistoia è coinvolta come gli altri comuni nella realizzazione di questo progetto per il quale la gestione dell’acqua, che è un bene demaniale inalienabile, viene associata alla gestione di servizi energetici, assoggettandola quindi alle leggi di mercato, in un’ ottica di privatizzazione e di profitto. E’ evidente che le posizioni espresse in precedenza dall’attuale amministrazione erano destinate a perdersi nel vento".

Alessandro Benigni