REDAZIONE PISTOIA

Nove Alpi, ex dipendenti "Gli arretrati mai versati"

Tre mensilità, tredicesima e quattordicesima andavano liquidate entro il 2022. La denuncia: "Del mancato pagamento siamo stati avvisati solo via mail"

"Dobbiamo ancora ricevere tre mensilità risalenti al 2019". È la denuncia di una delegazione di ex dipendenti della Nove Alpi, azienda pistoiese di San Pierino Casa al Vescovo produttrice di alimenti senza glutine. "Ma la questione riguarda tutti gli operai e impiegati dell’azienda, anche tutti coloro che vi lavorano a tutt’oggi", spiega Salvatore Madeo, rappresentante della delegazione dei dodici operai che nel 2020, a seguito della crisi aziendale, decisero di accettare l’esodo volontario dall’azienda. Le criticità per l’azienda pistoiese sono cominciate nel 2019, quando la Nove Alpi contava 89 dipendenti.

Dopo un periodo di cassa integrazione ci fu l’annuncio di 17 licenziamenti in arrivo. Da subito scattò la mobilitazione dei dipendenti sostenuti dai sindacati, fino a che nel maggio del 2020 il tribunale di Pistoia non diede il via libera all’esodo volontario di dodici dipendenti, che potevano avvalersi di un incentivo economico.

Nel marzo del 2021 andò finalmente in porto la richiesta di concordato preventivo, che prevedeva il mantenimento dell’attività produttiva, con i circa sessanta posti di lavoro collegati. I termini di pagamento di ogni creditore è contenuto proprio in tale concordato, che prevede di soddisfare tutti i creditori – per un totale di circa cinque milioni di euro – entro il 2027. Nel frattempo la Nove Alpi ha cambiato proprietà. Nella primavera del 2022 l’azienda pistoiese è stata acquistata dalla Adriani spa di Gravina di Puglia, in provincia di Bari, azienda leader mondiale nella produzione di pasta senza glutine, che, con la propria fidejussione, ha garantito tutti i termini previsti dal concordato.

"I termini parlano chiaro – aggiunge Madeo -, le tre mensilità arretrate, relative al mese di agosto e alla tredicesima e quattordicesima del 2019, andavano liquidate ai dipendenti entro la fine del 2022. Termini che tuttavia non sono stati rispettati". Madeo, prima di aderire all’esodo volontario su base di un incentivo, aveva lavorato quasi vent’anni alla Nove Alpi.

"Del mancato pagamento entro i termini previsti dal concordato siamo stati avvertiti per mail – aggiunge l’ex dipendente della Nove Alpi -, ciò ha destato sconforto e preoccupazione. Dagli albori della crisi aziendale abbiamo dato battaglia affinché i nostri diritti di lavoratori venissero rispettati e siamo stati supportati dai sindacati. Adesso però siamo rimasti soli. Il silenzio delle sigle che un tempo ci hanno seguiti e incoraggiati è assordante".

s.f.