DANIELA GORI
Cronaca

Niente Carnevale. Valenzatico non avrà nè carri nè sfilate. La resa dei volontari

"E’ una decisione sofferta, ma condivisa, scusate il poco preavviso". La manifestazione stava per festeggiare i suoi quarant’anni. .

"E’ una decisione sofferta, ma condivisa, scusate il poco preavviso". La manifestazione stava per festeggiare i suoi quarant’anni. .

"E’ una decisione sofferta, ma condivisa, scusate il poco preavviso". La manifestazione stava per festeggiare i suoi quarant’anni. .

Non ci sarà quest’anno il tradizionale Carnevale ad allietare la frazione di Valenzatico con i carri allegorici e i giganteschi pupazzi. Coriandolo, il pupazzo di cartapesta in tuta arancione e bottoni gialli, alto più di tre metri e simbolo della manifestazione, non percorrerà le strade all’apertura della sfilata. Lo ha fatto sapere, con un laconico comunicato, l’associazione che dal 1986 si occupa dell’organizzazione della festa.

"Salve, a seguito di un’attenta analisi siamo giunti a una sofferta, ma condivisa decisione di non svolgere né la consueta edizione del Carnevale con la sfilata dei carri, né altri tipi di eventi. Ci scusiamo del poco preavviso. Grazie a tutti e a presto", si legge questo sulla pagina Facebook ‘Carnevale di Valenzatico’. Una notizia accolta con dispiacere dalla comunità, perché la manifestazione era cresciuta nel tempo e a quasi quarant’anni anni dalla prima edizione era arrivata a essere conosciuta ormai non soltanto sul territorio quarratino, ma un po’ in tutta la provincia.

A farla apprezzare era anche la qualità dei manufatti di cartapesta, realizzati con le indicazioni di carristi di Viareggio che hanno insegnato ai volontari di Valenzatico le tecniche più avanzate. Quel lavoro di squadra, che contribuisce a portare avanti un’iniziativa che è divenuta patrimonio culturale e momento di aggregazione: "Anche così si fa cittadinanza, perché ci sentiamo tutti uniti e parte di una unica realtà sociale" aveva detto una volta il presidente dell’associazione Carnevale di Valenzatico Fernando Bianchi. Ma preparare e organizzare la sfilata è soprattutto un impegno che si protrae per molti mesi all’anno. Mancano probabilmente nuove leve, e si riduce il numero di persone disposte a dare il proprio contributo nella realizzazione delle maschere. Forse è questo che ha un po’ sopito l’entusiasmo dei volontari, ora che non sono più spronati neppure dall’animatrice della festa. Un anno fa infatti si è spenta per una malattia Lea Terziani. Ora più che mai nella frazione risulta la sua assenza: infaticabile, a fianco del marito Fernando, si era sempre impegnata sul territorio, per tenere in vita il suo Carnevale.

Daniela Gori