Muore storico macellaio: "Addio al nostro Cinatta"

Roberto Bonacchi si è spento al San Jacopo nel giorno dell’Immacolata. Era ancora iscritto alla Camera di Commercio. Un lutto per l’intera comunità.

Muore storico macellaio: "Addio al nostro Cinatta"

Muore storico macellaio: "Addio al nostro Cinatta"

"Addio Roberto, grande intenditore di carni, sapevi sempre consigliarci il taglio che ci poteva servire. Ti porteremo sempre nel cuore". E’ il riconoscente e affettuoso saluto dei tanti clienti della macelleria "Bonacchi Roberto" alla notizia della morte del fondatore della storica attività: Roberto Bonacchi, da tutti conosciuto come "Il Cinatta". E’ un lutto che colpisce l’intera comunità. Lo storico macellaio aveva 84 anni (ne avrebbe compiuti 85 il 6 gennaio) e si è spento l’8 dicembre all’ospedale San Jacopo di Pistoia, dove era ricoverato per una grave malattia. Aveva fondato nel 1963 la storica macelleria che porta il suo nome e che oggi è l’unica rimasta nella zona centrale di Agliana. Bonacchi, finché la salute glielo ha permesso, è stato nel suo negozio, al fianco della moglie Anna Maria Breschi e dei figli Simone e Sara, orgoglioso di essere ancora iscritto alla Camera di Commercio a 84 anni. Quest’anno ha avuto la gioia di toccare il traguardo di sessant’anni di attività. "Avevo 7 anni – ci aveva raccontato – quando mio padre, che faceva il mediatore di bestiame, mi mandò a lavorare come garzone nella macelleria di Gino Palandri, in via Roma. La mattina andavo a scuola e il pomeriggio in macelleria, per cinquemila lire a settimana. Alla morte di Palandri rilevai l’attività. Era il 1963 e con me in macelleria c’era mia moglie". Roberto e Anna Maria, per sessant’anni, hanno condiviso casa e bottega, tanto amore e tanto lavoro svolto con abilità e passione, tra sacrifici e soddisfazioni. "Nei primi tempi avevamo solo la Lambretta – ci avevano raccontato lui e la moglie –, la nostra vita era in bottega, il giorno per servire i clienti, la sera, anche fino all’una di notte, per preparare salami e salsicce". La salma è composta alle cappelle del commiato della Misericordia di Agliana. La messa sarà celebrata domani, lunedì 11, alle ore 15, nella chiesa di San Piero. Con lui se ne va un’altra colonna del commercio aglianese, ma anche un uomo semplice, umile, gentile e molto generoso. Era tifosissimo dell’Inter. "Era molto premuroso in famiglia e con chi aveva bisogno – ricorda la figlia Sara –. Aiutava in silenzio chi aveva necessità e tutti lo amavano, lo consideravano un parente. A noi figli ha trasmesso i valori della famiglia e l’onestà: per lui la parola data era un contratto. Fino all’ultimo è stato riconoscente, nonostante le sofferenze, anche verso il personale dell’ospedale. E il suo pensiero era sempre rivolto alla mamma".

Piera Salvi