REDAZIONE PISTOIA

Multe ai semafori, strage di punti. "Ecco quando si può fare ricorso"

L’avvocato: "Sanzioni da annullare senza cartelli di segnalazione"

L’avvocato Elena Baldi (Foto Castellani)

Pistoia, 16 novembre 2017 - Multe da pagare, punti persi sulla patente e la sensazione che qualcosa non torni. Queste le ragioni che hanno spinto una ventina di pistoiesi multati ai semafori a incontrare martedì sera gli avvocati Fausto Malucchi e Elena Baldi nel loro studio. Le telecamere posizionate agli impianti, che controllano chi ai semafori supera la linea di arresto, hanno punito molti guidatori e alcuni di loro hanno deciso di chiedere ai legali se e in quali circostanze è possibile fare ricorso.

IN PARTICOLARE l’avvocato Elena Baldi ha spiegato: «Per coloro che hanno già pagato le multe non c’è più niente da fare, ma gli altri, se hanno commesso l’infrazione prima dell’affissione dei cartelli di segnalazione delle telecamere, possono farsi annullare le contravvenzioni. Inoltre ogni caso è diverso: se il conducente ha superato la linea di sosta tanto da compromettere la circolazione pedonale dovrà tenersi la multa, altrimenti potrà tentare il ricorso».

GIA’, MA COME? «Per fare ricorso – ha spiegato ancora il legale agli automobilisti che hanno partecipato all’incontro – è necessario rivolgersi al Giudice di pace entro 30 giorni dalla ricezione della contravvenzione o al procuratore entro 60 giorni».

DIETRO ALLE MULTE ci sono storie di forti disagi, perché le contravvenzioni sono arrivate dopo mesi e nel frattempo alcuni condudenti, ignari di essere già stati «puniti», ne avevano collezionate parecchie.

C’è chi è arrivato a prenderne 14, mentre Pier Giovanni Gatti ne ha totalizzate 5, per un totale di 10 punti decurtati dalla patente.

«Faccio quella strada quasi tutti i giorni e quando sono arrivate le multe ho pensato di aver perso la patente: mia moglie è disabile, se non potessi più guidare sarebbe un vero dramma familiare. Per fortuna ho ancora la licenza di guida – sottolinea – ma al momento ho soltanto pochissimi punti e quindi devo fare qualcosa per risolvere la situazione».

LA SENSAZIONE dei guidatori è quella di aver subito un’ingiustizia: «Le ho prese tutte con lo scooter in viale Arcadia – racconta Tiziano Cappellini, multato 4 volte – più dei punti tolti e dei soldi spesi dà fastidio il ritardo nell’arrivo della contravvenzione: sembra fatto apposta per farci pagare di più».

E ANCHE CHI, per ora, ha preso solo una multa, come Claudio Cuochi, teme per la sua patente: «Passo dai semafori con telecamere molto spesso, quindi temo che ne arriveranno altre tutte insieme. Quando ho commesso l’infrazione non c’erano cartelli di segnalazione delle telecamere, quindi cerco di tutelarmi in anticipo, preparandomi a reagire a ciò che probabilmente mi arriverà presto a casa».

Giulia Righetti