
Soccorsi in quota (Ansa)
Pistoia, 5 aprile 2015 - E' morto uno dei due sciatori travolti da una valanga sull'Appennino bolognese stamattina. Si tratta di Cesare Paoletti, 49 anni, nato a Firenze ma residente nel Pistoiese. L'altro, A.C., 53enne di Prato, è ricoverato in prognosi riservata all'ospedale Maggiore di Bologna: non è in pericolo di vita.
A dare l'allarme era stato proprio l'escursionista poi deceduto, Cesare Poletti, 49 anni, fiorentino residente nel Pistoiese, che era riuscito a estrarre una mano dalla neve e chiamare il 118 con il cellulare. I tecnici del Soccorso Alpino hanno raggiunto i due sciatori in una zona impervia, a monte della Valle del Silenzio, solo con l'ausilio degli sci d'alpinismo muniti di pelli, mentre gli elicotteri, per la fitta nebbia e le pessime condizioni climatiche, hanno dovuto fare base a Lizzano. I due erano quasi completamente sepolti sotto un metro e mezzo di neve, a eccezione del viso. È stato proprio il peso della coltre ad aver provocato gravi traumi e, in un caso, la morte, mentre A.C., cinquantenne di Prato, ha riportato traumi agli arti inferiori e una severa ipotermia: non è in pericolo di vita ma i medici mantengono riservata la prognosi. Gli sciatori sono stati estratti e trasportati a valle con un telo termico, poi sul toboga fino al rifugio in località Cavone: qui ad attenderli c'erano le ambulanze e il personale sanitario, che li ha portati a Lizzano, dove è stato constatato il decesso di Cesare Poletti.
E' probabile che la slavina sia stata causata dalle stesse vittime, che secondo le prime ricostruzioni stavano sciando in neve fresca, con pessime condizioni atmosferiche. La slavina si è verificata nella Valle del Silenzio, sul Corno alle Scale e a dare l'allarme stamattina attorno alle 8 pare siano stati proprio gli stessi sciatori bloccati. Sono riusciti a chiamare il 118 per attivare il Soccorso alpino. Sul posto il personale delle stazioni Cnsas del Corno e di Modena, attivata quella di Rocca di Badolo. Assieme ai militari dell'Arma si è poi proceduto a bonificare la valanga, verificando che non ci fossero altre vittime.