
Inizia a delinearsI la composizione della giunta del Comune di San Marcello Piteglio, pur nel naturale riserbo da parte di sindaco e neoeletti, essendo ancora in corso le consultazioni che porteranno alla sua formazione. Difficile pensare ad un rinnovo del 50% con l’ingresso contemporaneo di Clio Cinotti e Andrea Pierazzi, forti di un consenso elettorale importante, che sottolinea in modo chiaro la richiesta di giovani in politica, ma ancora a digiuno del funzionamento della macchina amministrativa, il secondo deve anche completare il percorso di studi e sembra quindi più probabile possa ricevere offerte che lo impegnino un po’ meno, ad esempio capogruppo di maggioranza. Anche la riconferma di Buonomini appare tutt’altro che definita, essendo sul piatto della bilancia le possibilità di diventare vicesindaco o Presidente del Consiglio comunale, la poltrona di assessore potrebbe essere diversa da quella attuale. Buonomini d’altronde ha già maturato una importante esperienza nel ruolo di assessore allo sport e potrebbe essere tentato di fare nuove esperienze, inoltre l’uscita di scena di Moreno Seghi lascia vacante proprio il ruolo di Presidente del Consiglio, per il quale è raccomandato avere buone doti di mediazione e profonda conoscenza delle regole dell’assise, in questo Buonomini avrebbe tutte le caratteristiche. Eccellente mediatore, gode della stima di maggioranza e minoranza, forte di una notevole esperienza amministrativa, si troverebbe a svolgere un ruolo inedito con il fascino di una esperienza che ancora li manca.
Fondamentale sapere se è d’accordo ma, a questo ci arriverà Luca Marmo al termine delle consultazioni. In questa ipotesi i posti da assegnare resterebbero due, dando per scontata la conferma di Alice Sobrero alla cultura. I due assessori mancanti dovranno essere obbligatoriamente un uomo e una donna, quindi, se dalle consultazioni uscisse la conferma di Rimediotti alla sanità e se Clio Cinotti non fosse disponibile, nello scenario che si apre trova posto Sandra Romagnani che, con 145 voti risulta la prima donna disponibile e il fatto che sia una dipendente Ucap non è ostativo a termini di legge.
Resta in piedi la possibilità di mantenere la composizione ipotizzata da molti prima delle elezioni, di una riconferma in toto della giunta uscente: Buonomini, Sobrero, Rimediotti e Bianchi, che però diventa a questo punto la meno probabile ma, non ancora esclusa, infatti basterebbe si dimettesse un solo consigliere, dopo la nomina ad assessore, come avvenne nel 2017 con le dimissioni di Buonomini, Sobrero e Bianchi, per riportare i non eletti, in Consiglio, a questo punto anche il nome di Verusca Bianchi tornerebbe papabile. È pur vero che il sindaco potrebbe investirla della carica indipendentemente dal risultato elettorale ma, da eletta sarebbe sicuramente più semplice.
Andrea Nannini