REDAZIONE PISTOIA

Maltrattamenti all’asilo. Maestra a processo. La collega patteggia : "Un incubo senza fine"

Il caso esplose un anno fa e portò all’arresto di un’insegnante di 62 anni. La prima udienza a novembre. I genitori: "Ogni volta si rinnova il dolore".

Il caso esplose un anno fa e portò all’arresto di un’insegnante di 62 anni. La prima udienza a novembre. I genitori: "Ogni volta si rinnova il dolore".

Il caso esplose un anno fa e portò all’arresto di un’insegnante di 62 anni. La prima udienza a novembre. I genitori: "Ogni volta si rinnova il dolore".

Il processo per i maltrattamenti all’interno di un asilo nido del piccolo paese della nostra provincia partirà il prossimo 20 novembre. La maestra di 62 anni che esattamente un anno fa fu arrestata, dopo le indagini serrate portate avanti dai carabinieri sotto la direzione del sostituto procuratore Chiara Contesini, è stata rinviata a giudizio. La decisione è arrivata nel primo pomeriggio di ieri, dopo l’udienza davanti al giudice Patrizia Martucci. L’insegnante, che è assistita dall’avvocato Gerardo Marliani, è accusata di maltrattamenti aggravati sui bambini della scuola materna (dai tre ai cinque anni di età) che erano a lei affidati. La maestra, che era prossima alla pensione, avrebbe avuto già un precedente in questo senso. Nel 2018, infatti, aveva patteggiato una condanna per abusi di mezzi di correzione. L’insegnante però si è sempre dichiarata innocente. Lo scorso 3 maggio, il Tribunale del Riesame di Firenze, accogliendo l’istanza del suo legale, ha revocato la misura degli arresti domiciliari alla quale era sottoposta l’insegnante, disponendo il divieto di esercitare l’attività di insegnamento per un anno.

All’altra maestra, che avrebbe assistito nel tempo alle condotte della collega, era contestata l’omessa denuncia e l’abuso di mezzi di correzioni: la donna, assistita dall’avvocato Gianluca Gambogi di Firenze, ha patteggiato una condanna a quattro mesi (pena sospesa).

All’udienza di ieri mattina erano presenti alcuni dei genitori dei piccoli, che sono rappresentati dall’avvocato Elena Baldi di Pistoia. Sono in tutto quindici le parti offese, cinque delle quali si sono costituite parti civili. "Per noi questo è un incubo che non finisce, e che si rinnova ogni volta – hanno commentato all’uscita dal tribunale – è un anno e mezzo che si va avanti. Oggi i nostri bambini stanno lentamente recuperando la loro serenità, ma sono seguiti da specialisti e logopedisti, per riuscire a superare i traumi subiti. Non è stato e non è facile. Ci conforta il fatto che oggi i nostri figli si sveglino sereni per andare a scuola, e non abbiano più paura di varcare la soglia dell’istituto che frequentano".

"Mio figlio oggi è vispo e fa i lavoretti in classe senza problemi – spiega un babbo - Ha trovato nuovi amici ed è contento di stare con le nuove maestre". Una normalità che piano piano viene recuperata. Era stato il racconto di uno dei piccolini, nella classe della scuola del borgo della nostra provincia, a far scattare le indagini dei carabinieri. E così nella piccola scuola materna erano state messe le telecamere che hanno ripreso vari episodi di strattonamenti e grida rivolte verso i bambini.

"Noi abbiamo visto alcuni fotogrammi di quei video – racconta una delle mamme ancora sotto choc – Non ci hanno permesso di vedere tutto, perché si trattava di immagini che ci avrebbero fatto troppo male. Ma sappiamo delle punizioni a cui venivano sottoposti i nostri figli".

Sembra che in alcuni casi, i piccoli venissero costretti al silenzio con lo scotch sulle bocche. Le punizioni, i rimproveri e le offese sarebbero stati all’ordine del giorno. E di quelle esperienze bambini avrebbero portato i segni per mesi.

Il processo per l’insegnante 62enne inizierà il prossimo 20 novembre.

Martina Vacca