Maltratta l'anziana madre, ex maestra condannata a un anno e mezzo

La mamma novantenne viveva con lei. La maestra venne arrestata nel luglio scorso e rimase in cella alcuni giorni

Tribunale (foto d'archivio)

Tribunale (foto d'archivio)

Pistoia, 26 gennaio 2022 - Fu arrestata all’alba e condotta in carcere, alla fine di luglio di un anno fa. Trascorse alcuni giorni a Sollicciano per poi essere sottoposta alla misura dell’allontanamento dalla casa familiare e con il divieto di avvicinarsi all’anziana madre, oggi più che novantenne. La donna, ex maestra elementare, 64 anni, di Lamporecchio, ha chiuso ieri mattina questa penosa vicenda definendo la propria posizione con un patteggiamento a un anno e sei mesi davanti al giudice per le udienze preliminari Luca Gaspari. Era accusata di maltrattamenti nei confronti della madre, aggravati dalle condizioni di minorata difesa dell’anziana donna, con la quale l’imputata conviveva. A difendere la ex maestra l’avvocato Fausto Malucchi del foro di Pistoia.

"Nonostante ci fosse, a nostro avviso, lo spazio difensivo – ci ha spiegato ieri l’avvocato Malucchi – con la pubblica accusa abbiamo ritenuto di chiudere così la vicenda. L’applicazione di pena è stata di un anno e sei mesi, subordinati alla concessione della sospensione condizionale della pena. La pena base, in un reato come questo, è di tre anni, quindi si tratta di una pena importante. Il giudice ha concesso la sospensione a una donna incensurata e la vicenda si è chiusa decorosamente per tutti. La mia assistita non vive più con l’anziana madre che ha un amministratore di sostegno e che, comunque, ha sempre difeso la figlia e non si è costituita parte civile".  

Una storia molto dolorosa di cui avevamo scritto quando la donna fu arrestata. "Oggi – spiega ancora il difensore – la mia assistita sta meglio della depressione che l’affliggeva quando fu indagata e poi arrestata". La donna era tornata a vivere con la madre dopo la separazione dal marito. La donna più volte aveva chiesto l’intervento dei carabinieri sostenendo di essere vittima di maltrattamenti. Poi i militari sistemarono dei microfoni nell’abitazione e le intercettazioni fecere emergere un clima di offese, vessazioni e minacce (non percosse), nei confronti dell’anziana madre. Ora la vicenda è chiusa.  

l.a.