Luce e gas, bollette stellari. La tegola dopo l’alluvione

I deumidificatori per asciugare le stanze hanno fatto impennare i costi. L’autorità per l’energia sospende il pagamento, ma le famiglie saldano subito .

Bollette salate di energia elettrica e gas, raddoppiate o triplicate, rispetto agli stessi periodi degli anni precedenti sono arrivate alle famiglie residenti nelle zone di Montale colpite dall’alluvione: in via Alfieri, via Tobagi, via Mattei e via del Chiuso. La stangata era attesa, visti i fortissimi consumi dei mesi di novembre, dicembre e gennaio, quando sono stati attivati i deumidificatori in ogni stanza ed è stato tenuto acceso il riscaldamento anche a temperature più alte del solito per asciugare gli ambienti. Il pagamento delle bollette è sospeso per decisione dell’Arera, l’autorità dell’energia, ma la sospensione non tranquillizza le famiglie di Stazione. Molti hanno deciso di fare un sacrificio e pagare subito perché tanto sanno che nessuno farà loro sconti e che prima o poi i gestori chiederanno di saldare.

"Io ho pagato – dice Alessandro Cecconi – e credo che altri abbiano fatto come me, perché il timore è che poi gli impegni si accumulino e che dovremo pagare queste fatture insieme a quelle dei prossimi mesi". Una bolletta tipo dell’energia elettrica tra quelle arrivate in via Alfieri prevede il pagamento di 516 euro per due mesi e un quasi raddoppio del consumo dai 260 kilowatt di ottobre ai 490 kilowatt dei mesi successivi all’alluvione. Analogo balzo dei consumi e della spesa, sempre sui 500 euro, si trova nelle fatture del gas. L’unica consolazione viene dalle fatture dell’acqua, perché Publiacqua ha scelto di far pagare sulla base del consumo medio del periodo degli anni precedenti sottraendo dalla fattura l’importo supplementare. Per esempio, in una fattura che prevedeva un totale di 400 euro per l’acqua, il gestore ha tolto 180 euro per allineare l’importo al consumo dell’anno precedente in quella stessa utenza.

"Quello che è stato fatto con l’acqua – dicono i residenti di via Alfieri – doveva essere fatto anche per le altre utenze perché l’aumento dei consumi di energia elettrica e di gas, così come quelli dell’acqua, è una conseguenza diretta dell’alluvione ed è stato inevitabile per ritornare a vivere nelle nostre case che erano state invase dall’acqua e dal fango". Intanto devono ancora arrivare gli aiuti economici. Per quelli della Regione, dai due ai tremila euro per famiglia, sono in corso le procedure. La Regione ha inviato una mail alle famiglie per chiedere gli estremi bancari per poter provvedere alla liquidazione dell’importo, ma al momento il contributo non è arrivato. Dei ristori veri e propri, che dovranno arrivare dallo Stato, non si sa nulla. Intanto la gente di via Alfieri sta provvedendo a procurarsi delle paratie da mettere alle porte in caso di allerta.

Giacomo Bini