"Lo apriremo alle visite. Ospiterà anche i concerti"

Il vescovo Tardelli annuncia anche un evento per festeggiare con i cittadini

"Con questo restauro si dà valore a un palazzo importante, che è originale, nel senso che è stato costruito proprio alla fine del Settecento e che a Pistoia è unico, come palazzo costruito ex novo in quel tempo, e inoltre ha caratteristiche anche di bellezza particolari". Così il vescovo Fausto Tardelli, presentando ieri il restauro delle facciate sud ed est del Palazzo vescovile, quelle si affacciano sul giardino con il suo ingresso monumentale.

"Dopo la parte che dà su via Puccini, ora abbiamo restaurato anche questa, che non è propriamente un retro – ha aggiunto monsignor Tardelli – ma in realtà è un’altra facciata, che si apre su via Zamenhof e che, forse, nell’idea originaria, era proprio questo l’ingresso principale del palazzo. Dobbiamo molto all’otto per mille della Chiesa cattolica, che ha finanziato gran parte del lavoro e dobbiamo molto anche al contributo della Fondazione Caript, che è sempre molto attenta a questi interventi di restauro e conservazione che stiamo facendo". Il vescovo non ha escluso che prossimamente il Palazzo possa essere aperto alle visite.

"Abbiamo avuto buone esperienze in passato – ha detto monsignor Tardelli –, per esempio con le Giornate Fai. Mi è sembrata una cosa interessante, che potremmo ripetere". Monsignor Tardelli ha poi prospettato una festa, in primavera, nel giardino che guarda via Zamenhof: "Per festeggiare con la cittadinanza l’avvenuto restauro del Palazzo". Il vescovo ha aggiunto che lo stesso spazio: "Potrebbe ospitare anche dei concerti: ne abbiamo parlato con monsignor Umberto Pineschi e potrebbe essere un’idea da tenere in considerazione".

"Questo è un intervento che è stato finanziato nell’ambito del nostro bando del 2020, destinato al restauro del patrimonio storico artistico del nostro territorio – ha spiegato il presidente di Fondazione Caript Lorenzo Zogheri –. Un bando con il quale abbiamo sostenuto il restauro di alcuni dei più importanti edifici del nostro territorio, come la Basilica della Madonna dell’Umiltà, la chiesa di San Salvatore, Villa Bellavista a Borgo a Buggiano, solo per citarne alcuni. Per noi questo è un bando storico, molto importante, perché oltre a consentire di conservare importanti monumenti ed edifici del nostro territorio, ne assicura anche la fruizione da parte della collettività. Il restauro che ha riguardato il Palazzo vescovile – ha concluso il presidente Zogheri – è forse uno degli interventi più significativi, tra quelli finanziati con il nostro bando".

Pa.Ce.