Chi era Leonardo Michelozzi morto a 22 anni: una vita tra università e lavoro

Un intero paese devastato dal dolore. Famiglia e amici inconsolabili: "Era il ritratto della bontà, aveva già combattuto tanto..."

Quarrata (Pistoia), 29 novembre 2022 - Un ragazzo sempre sorridente, tranquillo, che amava tanto stare in compagnia degli amici quanto dedicarsi agli impegni quotidiani che fanno parte della vita di un giovane di 22 anni. Così Leonardo Michelozzi è descritto da tutti coloro che lo hanno frequentato. La tragedia di ieri mattina ha colpito profondamente la comunità di Quarrata, dove Leonardo e la sua famiglia sono molto conosciuti. Figlio unico, il giovane viveva con i genitori Henric e Tiziana, titolari di una ditta di tappezzeria e materassi a Catena. Una famiglia come tante, una famiglia che da ieri mattina non sarà più la stessa, sconvolta da un dolore devastante. Padre e figlio avevano la passione del tiro al piattello, spesso si allenavano insieme.

Ma Leonardo aveva anche un’altra più grande passione, quella per la meccanica. Per questo dopo le scuole medie all’istituto Mario Nannini di Vignole aveva scelto di proseguire gli studi all’Itis Fedi Fermi di Pistoia. Dopo la maturità, nel 2019, aveva intrapreso la strada dell’università, facoltà Ingegneria meccanica a Firenze. Ma da un po’ di tempo Leonardo aveva deciso di trovarsi un lavoro, per potersi rendere un po’ indipendente economicamente anche continuando gli studi. E stava proprio andando al posto di lavoro, in Sant’Agostino, ieri mattina. Invece su quella strada Statale Fiorentina che chissà quante volte aveva percorso, in sella alla sua Ducati, lo aspettava un destino crudele. La vita di Leonardo era già stata segnata da ragazzino dal dramma di una malattia che nella maggior parte dei casi non lascia scampo, ma che lui aveva combattuto con un coraggio da leone. Forse proprio per aver passato quei momenti difficili nell’età che dovrebbe essere della spensieratezza, Leonardo aveva maturato un forte senso di responsabilità. "Anche quando andavamo via tutti in gruppo con le moto lui era sempre il più prudente – ricordano gli amici di Quarrata, sconvolti e ancora increduli – gli piaceva andare in moto ma sempre senza fare lo spericolato". Subito ieri mattina, quando ha iniziato a circolare la notizia del drammatico incidente, molti amici di Leonardo hanno sperato fino all’ultimo, aggrappati alla speranza. Finché alcuni di loro, accorsi sul posto, non si sono trovati davanti alla scena che difficilmente potranno riuscire a togliersi dagli occhi, quella del corpo senza vita sull’asfalto del loro amico. "Eravamo come fratelli, siamo sempre stati insieme e per me Leonardo c’era sempre come c’ero io per lui – racconta con un filo di voce Elia Costantini, uno dei coetanei più intimi –. Era il ritratto della semplicità, un compagnone, la classica persona che quando è nel gruppo spegne il telefono perché vuole godersi appieno la compagnia degli altri, le battute, gli scherzi. Appena ho saputo stamattina (ieri, ndr ) sono corso sul luogo dell’incidente sperando che non si trattasse di lui". Proprio per la profonda amicizia che li legava e che lega le loro famiglie Elia ha senti to su di sé la responsabilità di essere proprio lui a fare la prima dolorosa comunicazione al padre di Leonardo. Al diffondersi della notizia anche il sindaco di Quarrata Gabriele Romiti ha voluto esprimere la propria vicinanza e quella dell’amministrazione comunale alla famiglia: "Sono anche io padre, non voglio immaginare il dramma che la famiglia sta vivendo in queste ore – sono le parole di Romiti - Per un genitore perdere il proprio figlio è inconcepibile, ingiustificabile, impensabile. Siamo e saremo vicini ai nostri concittadini in questo straziante momento".