
Con l’ufficialità delle candidature, il dado in vista delle prossime elezioni politiche è davvero tratto. Adesso è alle porte un mese di fuoco di campagna elettorale, prima della chiamata alle urne prevista per il 25 settembre. E allora, vista la complessità del tema, è opportuno ribadire il funzionamento della legge elettorale e la nuova geografia dei collegi a seguito del taglio dei parlamentari (deputati da 630 a 400, senatori da 315 a 200, ndr) previsto dalla legge di riforma costituzionale approvata dalla Camera nel 2019 e ratificata dal referendum.
Il cosiddetto "Rosatellum" si configura come un sistema elettorale misto, che prevede: il 37% dei seggi (147 alla Camera e 74 al Senato) assegnato con un sistema maggioritario a turno unico in altrettanti collegi uninominali (in ciascun collegio
è eletto il candidato più votato);
il 61% dei seggi (rispettivamente 245 e 122) ripartito proporzionalmente tra le coalizioni e le singole liste che abbiano superato la soglia di sbarramento, tramite collegi plurinominali con liste bloccate di candidati; il restante 2% dei seggi (otto deputati e quattro senatori) per gli
italiani residenti all’estero. Fin qui nulla di nuovo. Ciò che cambia radicalmente è la mappa dei collegi, Toscana compresa. In particolare, non avendo le province di Pistoia, Prato, Massa-Carrara, Siena e Grosseto una popolazione sufficiente a definire autonomamente un collegio, si è reso necessario definire alcuni collegi interprovinciali: per il voto alla Camera i collegi plurinominali saranno tre (per 15 seggi su base nazionale) e gli uninominali nove; per il Senato il collegio plurinominale sarà unico (per otto seggi su base regionale) e gli uninominali quattro.
Alla Camera, la provincia di Pistoia è unita nel plurinominale 1
(con Massa-Carrara, Lucca, Prato e parte settentrionale di Firenze) ma divisa in due negli uninominali: la parte ovest (Serravalle, Valdinievole, Montagna pistoiese) con Lucca nell’uninominale 3; quella est (fra cui il capoluogo Pistoia) con Prato e il Mugello nell’uninominale 6. Quanto al
Senato, detto del collegio unico
nel plurinominale, l’intera provincia di Pistoia è inserita nell’uninominale 3 con Prato, Massa e Lucca. Decisamente più comprensibile il meccanismo di voto. Sulla scheda saranno riportati i candidati al collegio uninominale seguiti dai simboli dei partiti della coalizione che appoggia quel candidato con accanto i relativi nomi del listino bloccato del proporzionale. Si potrà votare con una X sul nome del candidato all’uninominale eo con una X sul simbolo del partito; non è possibile esprimere preferenze (scrivendole o barrando uno dei nomi accanto ai simbolo della lista) né disgiungere il voto, votando liste diverse per il maggioritario e per il proporzionale.
Alessandro Benigni