
Linda Lenzi sulle sue amate montagne
A un mese dalla prematura scomparsa di Linda Lenzi la famiglia la ricorda ringraziando tutte le persone che le sono state vicine e informando che in memoria di Linda sono stati devoluti 2.950 euro alla Fondazione Heal, a sostegno della ricerca scientifica per la lotta ai tumori cerebrali nell’infanzia. Linda Lenzi si è spenta a soli 43 anni, il 29 aprile scorso. Era il volto professionale e gentile dello storico Forno Coppini della Ferruccia, attività che portava avanti con il marito Stefano, mamma di Gregorio di 13 anni e Olivia di 8, ai quali si dedicava con grande amore e infinita premura. Una perdita che ha lasciato un dolore immenso in tutta la sua famiglia e nelle comunità di Agliana e Quarrata, come dimostrato dalla moltitudine di persone che ha partecipato all’ultimo saluto: la chiesa della Ferruccia era gremita e c’erano tantissime persone in piazza. A un mese da questa inconsolabile perdita il marito Stefano Coppini, con tutta la famiglia, ringrazia il personale sanitario e quanti hanno dimostrato vicinanza durante la malattia di Linda.
"Ringraziamo il personale del reparto di oncologia e di radioterapia dell’ospedale San Jacopo di Pistoia – dice il marito con tutta la famiglia –. In particolare le dottoresse Cipriani e Cassani e l’infermiera Pina della radioterapia, le quali ci hanno sempre trasmesso ottimismo e speranza, rendendo più leggero il percorso delle cure. Ringraziamo la dottoressa Elena Razzi e l’infermiere Luca delle cure palliative che ci hanno sostenuto e accompagnato nella parte più dura con sensibilità e comprensione. Grazie alla psicologa Claudia Bonari, anche lei delle cure palliative, che ci ha sostenuto moralmente prima, durante e dopo il funerale. Infine – conclude la famiglia –, grazie a tutte le persone che ci sono state accanto, dall’inizio fino all’ultimo saluto e che hanno contribuito a poter fare una donazione di 2.950 euro alla Fondazione Heal che Linda sosteneva già da anni, finanziando progetti di ricerca che supportano la lotta ai tumori cerebrali in età pediatrica". La generosità di Linda rimane dunque viva attraverso chi l’ha amata. Era umile e disponibile, durante la malattia era forte e serena. Era un’appassionata della montagna, in particolare in Trentino-Alto Adige dove amava fare passeggiate e trekking con la famiglia. La sua gentilezza, il suo sorriso dolce, soprattutto il grandissimo amore per i suoi cari, resteranno indelebili.
Piera Salvi