La caccia in un contesto sociale del passato, quando rappresentava per i contadini un elemento naturale di sostentamento: è il tema della mostra organizzata dall’associazione Amici di Casa di Zela, fino ad oggi al Polo tecnologico di Quarrata (orario 16-22). Ripreso da un vecchio proverbio toscano, il titolo "Chi va dietro a pesce e penne a questo mondo mal ci venne", sta proprio a significare la vita grama di chi era costretto a sfruttare le risorse del territorio anche dovendo ingegnarsi nel cercare di catturare gli animali selvatici per sfamarsi. In mostra tanti oggetti utilizzati per la caccia e la pesca, scelti tra i circa 7mila pezzi della collezione etnografica privata di Ernesto Franchi, conservati nel museo di Casa di Zela dedicato alla antiche civiltà contadine.
Nel salone del Polo tra i vari oggetti sono in esposizione trappole, gabbiette, antichi attrezzi come gli orlatori per le cartucce, fucili, reti per uccelli e per pesci, specchietti per le allodole ed è stato anche ricreato un capanno da caccia per "appostamento fisso". Il tutto corredato anche da fotografie e testi, che testimoniano quanto il mondo contadino da fine Ottocento ai primi decenni del Novecento ricorresse a tecniche venatorie anche ingegnose. Attraverso gli oggetti i curatori della mostra intendono stimolare la curiosità del pubblico verso le antiche tradizioni, pur senza perdere di vista la necessaria distanza da metodologie adesso proibite perché irrispettose del patrimonio faunistico.
La mostra, patrocinata dal Comune con il sostegno di Mutua e banca Alta Toscana, fa parte del programma del Settembre quarratino. Sempre nel cartellone del Settembre, oggi al lago di Santonuovo si svolgerà il concorso di pittura estemporanea "Santonuovo in in arte", a cura di Barbara pratesi per l’associazione "I colori nel silenzio".
Presso lo stadio Raciti, invece, a partire dalle ore 10 per il memorial Carlo Ruben Cappellini, si incontreranno in un torneo le squadre categoria Primi calci 2014.
Daniela Gori