
Le cifre delle migrazioni raccolte dalla classe ’seconda G’
Ecco i risultati dell’indagine. Molti intervistati affermano di essersi trasferiti in un altro Paese (9 persone), tanti hanno cambiato regione (7), alcuni solo città (3), altri continente (3). Abbiamo poi chiesto a che età sono partiti: la maggior parte ha lasciato casa tra gli 11 ed i 20 anni (12), molti tra i 21 ed i 30 (7), pochi tra i 31 ed i 40 (2), 1 durante l’infanzia. Un’altra curiosità riguardava il viaggio, che si è svolto in auto (10), in nave (4), in treno (3), in aereo (2), in pullman (1), a piedi (2). Quasi la metà è partita da sola (10), alcuni si sono spostati con la famiglia (7), altri col coniuge (4), 1 ha viaggiato con un amico. Parecchi intervistati (12) hanno impiegato qualche ora a raggiungere la nuova località, 8 ci hanno messo qualche giorno, 2 hanno viaggiato per un mese o più. Un altro dubbio riguardava il primo impatto con il luogo d’arrivo: la maggior parte ha avuto sensazioni negative (4 si sono sentiti soli, 8 spaesati e 1 in difficoltà), gli altri (9) si sono subito adattati. Molti però affermano di essersi abituati presto alla nuova località (12), ma c’è chi ci ha messo del tempo (10). Appena arrivati, gli intervistati hanno cercato lavoro, ma pochi lo hanno trovato in circa un mese (4), 7 hanno impiegato da 1 a 6 mesi ed altri 7 un anno o più; 4 erano studenti. Il lavoro per alcuni è stato anche il mezzo per costruire legami: infatti quasi tutti hanno fatto amicizia in meno di 6 mesi (20), mentre 2 ci hanno messo un anno. A tutti però è mancata casa.