REDAZIONE PISTOIA

L’astensione degli avvocati: "No al decreto sicurezza"

La Camera Penale di Pistoia aderisce ai tre giorni di astensione (fino ad oggi, 7 maggio) proclamati dai penalisti italiani...

L’avvocato Daria Bresciani presidente della Camera Penale di Pistoia L’astensione è stata proclamata fino a oggi, 7 maggio

L’avvocato Daria Bresciani presidente della Camera Penale di Pistoia L’astensione è stata proclamata fino a oggi, 7 maggio

La Camera Penale di Pistoia aderisce ai tre giorni di astensione (fino ad oggi, 7 maggio) proclamati dai penalisti italiani per manifestare il dissenso contro il "decreto sicurezza". "I penalisti denunciano l’ennesimo ricorso alla decretazione d’urgenza con la quale, al grido ingiustificato della necessità di una maggior sicurezza, si dà sfogo ad una irragionevole moltiplicazione delle fattispecie di reato ed allo sproporzionato aumento delle pene – scrive la Camera Penale di Pistoia –, a conferma dunque della inarrestabile tendenza securitaria e carcerocentrica del Governo attuale, come del resto di quelli passati".

"Tutto ciò porta con sé l’inevitabile rischio – si legge ancora nel documento - di aggravare il già più volte denunciato sovraffollamento delle carceri. A nulla sono servite le proposte che l’Unione delle Camere Penali Italiane ha in più occasioni veicolato alle parti politiche, per scongiurare il varo di uno strumento, quello della proliferazione penale, che negli anni si è sempre dimostrato inefficace. È quanto mai necessaria una seria programmazione di interventi, con la incentivazione di misure alternative al carcere e il miglioramento delle condizioni di vita intramuraria, che come le statistiche dimostrano, sono in grado di portare ad una drastica diminuzione dei casi di recidiva. Assistiamo, pur a fronte delle decisioni della Corte Costituzionale in materia penitenziaria (come la nr. 10/2024 a tutela del diritto all’affettività) e delle condanne anche recenti dello Stato Italiano da parte della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, al frequente impiego della custodia cautelare in carcere ed allo svilimento delle pene sostitutive introdotte dalla Riforma Cartabia, ma anche ad iniziative volte a ricavare nelle strutture penitenziarie esistenti ulteriori moduli".