REDAZIONE PISTOIA

L’agricoltura corre. La produzione aumenta nonostante l’inflazione. Bene pure il vivaismo

Risultati oltre le aspettative nel 2022 secondo l’analisi di Coldiretti. Ciarrocchi: "Non era facile mantenere le posizioni e ’seminare’ . i presupposti per superare la crisi". In Toscana il dato segna +2,7%.

L’agricoltura corre. La produzione aumenta nonostante l’inflazione. Bene pure il vivaismo

Il 2022 dell’agricoltura in Toscana, e in larga parte anche nella nostra provincia, può andare in archivio con risultati migliori alle aspettative. A tracciare questa tesi è Coldiretti sulla base della nota congiunturale del comparto diramata da Irpet. La produzione reale, infatti, è aumentata del 2,7%, in controtendenza con il -1,5% del dato italiano, mentre la produzione nominale, complice il forte aumento dei prezzi, è arrivata al +16,2%.

Molto bene anche il valore aggiunto che sale a 3,9 miliardi di euro. D’altro canto, a pesare sul comparto e sulla mancanza di sviluppo e di ulteriore guadagno, sono stati i costi di concimi, gasolio, mangimi ed altri input tecnici (+24,8%).

"La nostra agricoltura ha dimostrato di essere un settore estraneamente resiliente in un anno difficile caratterizzato dalla siccità, dall’esplosione dei prezzi dei mezzi tecnici e dell’inflazione innescati dalle tensioni internazionali dovute alla guerra in Ucraina che tutt’oggi insistono e pesano sull’attività quotidiana delle imprese – afferma Letizia Cesani, presidente di Coldiretti Toscana – gli agricoltori hanno saputo reagire prontamente ad una serie di condizioni sfavorevoli imprevedibili anche se dal punto di vista dei volumi della produzione c’è ancora molto terreno da recuperare rispetto al periodo pandemico".

A trainare l’agricoltura regionale sono stati principalmente il comparto della produzione vegetale e animale, caccia compresa, con un +17,5% di produzione e +13,8% di valore aggiunto. Tra le filiere, rimbalzo di produzione (+8,7%) e valore aggiunto (+15%) di vino e olio, mentre chi ha sofferto di più sono stati sono il mais (-22,5%) ed il riso (-21,1%) ma anche il grano tenero (-3,4%), a differenza del +12,2% del grano duro.

"In un periodo con inflazione a doppia cifra è difficile per tutti i settori mantenere le posizioni e ’seminare’ i presupposti per superare la crisi – afferma il direttore di Coldiretti Pistoia, Francesco Ciarrocchi – l’agricoltura toscana e pistoiese ha dimostrato questa non scontata capacità e quindi siamo stimolati a fare ancora meglio".

"Non solo – aggiunge –: oltre al processo inflattivo (che ha portato all’aumento del valore della produzione, ma non dei margini) fa ben sperare il dato del vivaismo ornamentale , con Pistoia a trainare, che fa registrare un segno più anche in termini reali per il secondo anno di seguito. Il settore principe dell’agricoltura pistoiese è cresciuto in termini reali dell’1,1% nel 2022, rispetto al 2021, a fronte di un aumento in valore dell’11,5%".

Discorso differente, infine, per quanto riguarda il mondo del lavoro e gli addetti presenti nel settore che crescono in maniera importante, anche in confronto alle medie regionali. "Buoni segnali arrivano anche dal fronte occupazionale. Il comparto della riproduzione delle piante – conclude il direttore Ciarrocchi – nel 2022 ha avuto un +12,3% di avviamenti al lavoro, rispetto al dato medio di tutti comparti agricoli fermatosi al più 2,5%".

Saverio Melegari