L’addio del consigliere Vannucci: "Ecco perchè non mi ricandido"

Il consigliere uscente Franco Vannucci spiega la sua decisione di non ricandidarsi a Montale, citando la mancanza di garanzie di indipendenza con il candidato Bandinelli. Una rottura politica che lo ha portato a rinunciare per mantenere la propria coerenza.

"Non avevo garanzie di indipendenza". Così il consigliere uscente Franco Vannucci spiega la scelta di non ricandidarsi nella lista di centrodestra capeggiata da Bandinelli: "E’ con il massimo dispiacere che ho fatto un passo indietro, ma non ci sono state con il candidato le condizioni che mi garantissero l’indipendenza della giunta in caso di vittoria". Vannucci non nasconde una rottura nei rapporti politici con Bandinelli con cui ha condiviso per una legislatura i banchi dell’opposizione. "Purtroppo dopo tanto impegno per il paese e per tutto il gruppo consiliare – aggiunge – ho dovuto rinunciare. Chi mi conosce sa bene quanto non sia incline ai compromessi e questo in politica molte volte non piace. Tengo troppo alla mia faccia, per metterla in un qualcosa dove non sono certo di poter incidere. Volevo evitare che accadesse di nuovo ciò che era successo durante la legislatura Scatragli, quando fui portato alle dimissioni dopo poco più di un anno". Il riferimento è alla legislatura 2009-2010 quando il centrodestra governò per la prima volta il Comune di Montale col sindaco David Scatragli. Vannucci fu primo per preferenze (92) della lista di centrodestra e diventò capogruppo di maggioranza finché, nell’ottobre 2010, si dimise manifestando delusione per come il centrodestra stava governando. Nel 2019 è stato candidato a sindaco del centrodestra e in consiglio è stato capogruppo di minoranza per quattro anni quando ha lasciato l’incarico a Bandinelli.

Giacomo Bini