REDAZIONE PISTOIA

La Visitazione e Capaci La lotta contro il male

La foto storica di Falcone e Borsellino e il capolavoro di Luca della Robbia nella lettura simbolica di monsignor Timothy Verdon

In uno sguardo complice la forza della lotta del bene contro il male: è la chiave dell’interpretazione che accomuna nel loro significato simbolico la "Visitazione" di Luca Della Robbia conservata a Pistoia nella chiesa di San Giovanni Fuorcivitas e la famosa foto di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino scattata da Tony Gentile. Questo il tema della riflessione aperta al pubblico di martedì pomeriggio, nel XXXI anniversario della Strage di Capaci, che la sottosezione dell’Associazione Nazionale Magistrati di Pistoia e il Gruppo Avvocati presso la Biblioteca del Tribunale di Pistoia, hanno organizzato nell’aula Signorelli, al primo piano del palazzo del Tribunale di Pistoia. A rivelare i "segni" di questo collegamento sono stati il professore monsignore Timothy Verdon, storico dell’arte e direttore del Museo dell’Opera del Duomo di Firenze, e il dottor Calogero Gaetano Paci, Procuratore della Repubblica di Reggio Emilia e per anni negli uffici della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo. Tra le due conferenze, alle 17,58 – orario dell’attentato in cui morirono Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro – un minuto di silenzio per onorare le vittime. "Lo sguardo delle due donne, nei cui grembi sono i due bambini Gesù e Giovanni Battista, rivela un’intesa che nasconde anche un dramma – ha sottolineato monsignore Verdon nella sua dotta lectio a proposito della Visitazione – già sanno quale martirio riserverà il futuro ai loro due figli. E la complicità dolorosa di quello sguardo ci riporta all’espressione di intesa tra i due magistrati che vediamo nello scatto di Gentile, entrambi già quasi certi di essere vicini a sacrificare la loro vita".

Una foto che è diventata un’icona nazionale del nostro tempo, in cui tutti riconoscono la forza della lotta del bene contro il male: "Scattata 57 giorni prima della strage di Capaci, e meno di quattro mesi prima dell’attentato di via D’Amelio – ha detto il procuratore Paci riprendendo lo stesso tema della consapevolezza del destino tragico e imminente – simbolo anche di una storia pluridecennale di conflitti, tradimenti, voltafaccia e collusioni.

"La complicità tra Falcone e Borsellino rappresenta quella purezza che dà l’indipendenza dai “Poteri forti“. Non solo Falcone e Borsellino, ma tutti coloro che hanno combattuto la mafia sono stati “elementi disfunzionali rispetto al sistema“ – ha proseguito il procuratore, analizzando minuziosamente gli eventi alla “radice“ delle tragiche uccisioni dei due magistrati del Pool antimafia –. Non sono morti il giorno dell’attentato, ma molto prima, quando il loro ruolo a Palermo è stato delegittimato dal Palazzo di Giustizia. Adesso la criminalità organizzata è cambiata – ha spiegato infine Calogero Gaetano Paci – si è evoluta e infiltrata nel mondo della finanza e investe su tutto il territorio, tramite le transazioni, le operazioni economiche e i rapporti con quelle imprese sottomesse ai loro traffici".

Daniela Gori