La resa di Scilla "Sono troppo sola". E vende la sua storica gelateria

La nota imprenditrice ha affidato a un post sui social la sua decisione di cedere l’attività di famiglia "I miei figli sono grandi e hanno intrapreso altre strade. La mia mamma mi ha aiutato fin troppo...".

Quello che si ama non lo si abbandona mai volentieri, a volte però si verificano condizioni che costringono a misurare la realtà con occhi disincantati, e anche un grande amore può diventare faticoso. È quello che traspare da un post agrodolce affidato ai social da una brava imprenditrice della Montagna. "Stanotte mentre mi misuravo la febbre – scrive Scilla, titolare dell’Officina del gusto –, ho maturato il pensiero di poter vendere la mia attività, (non svenderla), con tanto, ma tanto dispiacere, ma credo che nella vita, arrivino dei momenti che devi affrontare con forza e determinazione. I miei figli sono grandi e giustamente hanno preso le loro strade che non si incrociano con la mia. La mia mamma ha lavorato anche troppo e credo che debba giustamente riposarsi e io da sola purtroppo non posso gestirlo". Il problema che la giovane imprenditrice non riesce a risolvere, è quello delle cose da fare e del poco tempo a disposizione: "Preparare il gelato e tutti gli alimenti, predisporre il locale, servire la clientela, gestire tutto quello che ci gira intorno è un lavoro che da sola non posso fare. Mi piange il cuore scrivere questo post, ma credo che sia giusto così".

E ad allungare la giornata non bastano i numerosi riconoscimenti ricevuti dovunque Scilla abbia presentato i suoi prodotti, ultimo di questi alla recente Sagra di Mezza Estate a Cutigliano. Quella di Scilla è una storia familiare che affonda le radici nel secolo scorso, una famiglia di imprenditori dalla quale ha imparato che sul posto di lavoro la fatica non esiste, a Maresca il ricordo del ristorante di famiglia, l’indimenticato e indimenticabile Barilotto, è ancora vivo. Così Scilla ha iniziato a valutare l’idea di appendere il grembiule al chiodo.

Chi fosse interessato sa dove trovarla: "Non perdite di tempo solo persone con tanta voglia di lavorare e non essere dipendenti dell’orologio!" La riflessione è semplice e al tempo stesso preoccupata: "I giovani hanno potenzialità straordinarie, per far girare l’economia e le attività sono il carburante migliore, bisogna però che abbiano voglia e motivazioni, quelli che pensano che il sabato e la domenica si debba far festa, non sono nel giusto ordine di idee per gestire un’attività che dà tante soddisfazioni, ma al prezzo di tanti sacrifici. Per me è stato normale, in casa mia si è sempre lavorato anche nei giorni festivi, ma c’era la squadra, qui ora sono rimasta da sola".

Andrea Nannini