La lettura come strumento utile a conquistare un pezzo di libertà. E così, leggere a voce alta testi che altrove sono stati messi al bando diventa un gesto pieno di significato, un atto di rivolta per scacciare "La paura del silenzio". Martedì 9 maggio (ore 10), vigilia di quella data in cui, nel 1933, in molte città della Germania il nazismo al potere organizzò giganteschi roghi di libri svuotando le biblioteche cittadine, l’appuntamento è nell’auditorium Terzani della Biblioteca San Giorgio: qui l’associazione Donne di carta propone un evento dedicato alla lotta per la libertà in Iran attraverso un’antologia di testi condannati o censurati dal regime iraniano o scritti altrove per evitare l’autocensura. Testi di Forugh Farrokhzad, Azar Nafisi, Ahmad Shamlu, Vladimir Nabokov, Nelly Sachs e altri, ai quali le ‘persone libro’ dell’associazione – coloro cioè che portano la lettura nei luoghi nei quali la lettura non c’è – presteranno la propria memoria e la propria voce. Ad aprire l’incontro il video del Coro Vesuviano "Donna Vita Libertà", il saluto dell’assessora alla cultura e all’educazione Benedetta Menichelli e la presidente delle Donne di carta Alessandra Maggi, mentre la presentazione della mattinata è affidata alla dottoressa Rosa Spera. Ad aiutare nella comprensione della cronaca di oggi arrivando a spiegare il senso profondo della disobbedienza civile che si è scatenata in Iran le parole delle due attiviste di Woman Life Freedom Italia, Parisa Nazari e Asia Raoufi. Per non dimenticare che la libertà è un bene comune che non va mai dato per scontato, anche gli studenti e le studentesse della scuola media Melani di Montale porteranno un contributo personale sui diritti negati. Le note di Baraye di Sherevin Haijpur concluderanno l’incontro. L’evento dal titolo "La paura del silenzio" s’inscrive così nel lungo processo di promozione della lettura portato avanti dall’associazione nella convinzione che leggere sia uno strumento di crescita individuale e collettiva: "Lottare per il diritto dei lettori – è il senso dell’azione spiegato dall’associazione nella Carta dei diritti della lettura, con prefazione di Michela Murgia – significa lottare per un paese che può cambiare la sua storia. Dietro a questo diritto stanno tutti gli altri, perché questo è un diritto alla consapevolezza. Senza quella non esistono garanzie di nulla per nessuno, perché di tutti i diritti che pensiamo di avere, gli unici che in realtà possediamo sono quelli che siamo in grado di difendere". Donne di carta, presente sul territorio italiano dal 2008, nasce con l’intento di promuovere la lettura facilitando l’accesso ai beni culturali e tutelando la bibliodiversità. Dal 2009 è portavoce italiana del Proyecto Fahrenheit 451 las personas libro fondato da Antonio Rodríguez Menéndez a Madrid (imparare a memoria i libri per portarli ovunque) ed è ideatrice della Carta dei diritti della lettura, manifesto pubblicato nel 2011 per il quale ha ricevuto una medaglia di rappresentanza dal presidente Napolitano.
l.m.