"La storia della Jugoslavia, dice tanto di quanto sta accadendo in Europa", è partito con questa riflessione di Elvira Mujcic il primo appuntamento ieri con gli studenti delle scuole superiori della nostra provincia dal titolo: "Cosa resta della guerra in Jugoslavia" per il ciclo "Scenari del XX secolo" che si è svolto ieri mattina nei locali della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. Relatrice della mattinata la scrittrice e traduttrice Elvira Mujcic, insieme alla responsabile didattica dell’istituto storico della Resistenza Alice Vannucchi, con consigliera provinciale sindaco Lisa Amidei e per la Fondazione Caript Paola Bellandi. "La Fondazione Caript premia questo percorso – ha detto Bellandi – e altri simili che tendono a far diventare i giovani più consapevoli, tutti cittadini attivi di questa società che ha bisogno di tutti loro, ha bisogno di nuove idee fondate su uno studio molto serio e ha bisogno di azioni nuove che i ragazzi potranno progettare".
A "Scenari del XX secolo" quest’anno partecipano sette scuole superiori della provincia con conferenze dislocate tra Pistoia e la Valdinievole. "Con questo progetto – spiega Lisa Amidei – i ragazzi possono approfondire le tematiche storiche del secolo scorso che nei programmi scolastici non vengono quasi mai trattate, se non velocemente ai fini dell’esame di maturità. Le tematiche vengono scelte da un tavolo tecnico e questa è una buona opportunità per i ragazzi di conoscere meglio la nostra storia".
Quest’anno il tema è legato alla Jugoslavia. "La convivenza – ha spiegato unilateralmente la scrittrice Elvira Mujcic facendo riferimento a quanto sia importante riflettere sul passato per prevedere il futuro – non è prendere qualcuno che viene da fuori e farlo diventare italiano, ma accogliere quanto ci viene portato da fuori. Invece viviamo in un Paese che è governato da idee diverse, dove l’identità è qualcosa da accertare. Ecco che se proviamo a traslare la storia passata della Jugoslavia forse possiamo dire che essa ci dice molto di quanto sta accadendo qui. La Jugoslavia dice molto dell’Europa".
Arianna Fisicaro