La Cross sempre più protagonista: salvati tanti pazienti

Il direttore Paolini ha illustrato l'attività in un incontro a Villa Stonorov

Piero Paolini

Piero Paolini

Pistoia, 10 maggio 2022 - Nelle grandi emergenze i soccorsi arrivano da Pistoia. A ricordarlo è il dottor Piero Paolini, fondatore e direttore della Cross (Centrale remota operazioni soccorso sanitario) che durante l’incontro tenuto nei giorni scorsi a Villa Stonorov, alla Fondazione Jorio Vivarelli, ha fornito una panoramica dei numeri dell’emergenza Ucraina.

«Abbiamo fornito assistenza ad oltre 150 rifugiati di guerra. Operare non è stato semplice, si è resa fondamentale l’attività di coordinamento regionale per le maxiemergenze sanitarie», ha detto Paolini. Per l’emergenza è stato attivato anche un servizio di MEDical EVACuation (MEDEVAC) in collaborazione con l’areonautica militare italiana e la guardia di finanza che ha permesso l’evacuazione, attraverso un sistema di gestione interno dei passaporti, di decine di adulti e minori, molti dei quali malati oncologici.

«Le operazioni di MEDEVAC vengono attivate dalla Polonia. Abbiamo ricevuto anche richieste di soccorso dalla Moldavia, non essendo in Unione Europea non ci è stato possibile intervenire direttamente. È stata, allora, realizzata una rete che ha permesso ai pazienti di essere trasportati in Romania e da lì essere ridistribuiti nelle nostre regioni. In prima linea troviamo la Lombardia e il Lazio, ma anche la Toscana presta soccorso. 133 pazienti sono arrivati dall’aeroporto di Rzerzow; 11 da quello di Varsavia; 2 da Cracovia e 5 da Iasi». È stato inviato sul territorio anche un team di sanitari esperti. «Attualmente abbiamo personale localizzato a sud della Polonia, al confine con l’Ucraina. Fornisce assistenza direttamente sul posto. Inoltre, siamo riusciti a far arrivare 4 pullman e 2 ambulanze, per il trasporto dei pazienti dal confine alle nostre strutture dedicate. Si tratta di alloggi momentanei dove restare in attesa di essere evacuati. È evidente la necessità di coordinare attentamente le attività per far coincidere l’ambulanza che arriva dall’Ucraina con il volo diretto in Italia. Differenti team si interfacciano con la Cross per rendere questo tipo di soccorso possibile». Un intervento, quello messo a punto dalla centrale grandi emergenze, ostacolato non solo dalla guerra ma anche dall’emergenza Covid. 

Giulia Russo