SAVERIO MELEGARI
Cronaca

Inganno da 33mila euro. Scoperti tre truffatori. Denunciati dai Carabinieri

I malviventi avevano preso di mira due persone della Montagna Pistoiese. Con la tecnica del falso numero dell’Arma erano riusciti a far trasferire. i risparmi delle vittime: le avevano convinte che c’era una frode in corso.

Le persone anziane corrono di più il rischio di finire nel mirino dei truffatori

Le persone anziane corrono di più il rischio di finire nel mirino dei truffatori

Prima la tecnica del cosiddetto "Id Spoofing", ovvero far comparire sul display del telefonino del malcapitato il numero di Questura o enti pubblici per cercare di carpire informazioni, poi un metodo più "classico" come quello del finto Carabiniere che però si è avvalso della stessa prima strategia per far breccia nella fiducia del truffato. Sono giornate difficili, all’interno di questo agosto, per la provincia, alla luce di numerosi attacchi legati ai più svariati espedienti che vanno a colpire varie persone. Gli ultimi raggiri arrivano da San Marcello Piteglio, dove i Carabinieri della Stazione hanno denunciato in stato di libertà tre persone indagate per il reato di truffa visto che avevano spillato una cifra tutt’altro che minima, ovvero 33.400 euro, a due persone.

Tutto è partito con le denunce del luglio scorso: in entrambe le circostanze, infatti, le persone sono state indotte in errore dalla comparsa, sul proprio cellulare, di numeri telefonici riconducibili all’Arma dei Carabinieri. Nel primo caso, a rispondere dall’altro lato del telefonino, un uomo che si è presentato come maresciallo dei Carabinieri, chiamando da quello che era l’effettivo numero fisso di telefono del Comando di San Marcello. Il truffatore ha così circuito la vittima dicendo che era in corso una vasta operazione antifrode riguardante i conti correnti postali, convincendola a trasferire i propri risparmi su un conto definito sicuro, portando via 23.500 euro.

Nel secondo caso, invece, al truffato è arrivato un sms su una presunta transazione in uscita dal proprio conto, con l’indicazione di un’utenza cellulare da contattare per eventuale disconoscimento dell’operazione.

Dopo aver contattato il numero indicato, la vittima è entrata in comunicazione con un uomo che si è qualificato come maresciallo dei Carabinieri, che l’ha indotta a eseguire bonifici per prevenire la clonazione delle proprie carte di debito-credito e la conseguente perdita dei risparmi. Successivamente, la persona offesa ha ricevuto una seconda telefonata da un numero fisso corrispondente a quello del Comando Provinciale Carabinieri di Pistoia, durante la quale un altro uomo, presentatosi come appartenente all’Arma dei Carabinieri, ha confermato l’identità del presunto maresciallo della prima conversazione, convincendo definitivamente la vittima a eseguire i bonifici richiesti per un danno complessivo di 9.900 euro.

Dopo le denunce, i Carabinieri, stavolta quelli veri però, hanno avviato le indagini per arrivare a identificare gli intestatari dei conti correnti e sono attualmente in corso le attività per il recupero delle somme circuite. Soltanto a inizio settimana erano stati segnalati episodi simili da parte della Polizia di Stato: un modus operandi che si diffonde maggiormente proprio in questo periodo dell’anno, quando le persone sono in ferie e i truffatori cercano di agire su "difese personali" dei malcapitati più basse, oppure andando a colpire anziani e persone sole. I consigli, in questi casi, sono sempre gli stessi: diffidare di richieste telefoniche urgenti di denaro; verificare l’identità di chi si presenta alla porta di casa come appartenente alle forze dell’ordine o rappresentante di enti pubblici, che in nessun caso richiedono il pagamento di somme di denaro e tanto meno chiedono la consegna di gioielli e valori; non fornire mai dati personali o bancari al telefono o via email e, in caso di dubbi, contattare subito il 112 con la necessità di denunciare sempre anche nel caso di tentativi che non trovano poi esito. S.M.