
Il sindaco Luca Benesperi, lo storico Paolo Bini e Massimo Gori, presidente. di Cittadinanza attiva, hanno dato vita alla serata dedicata alla storia del ponte (l’immagine storica nella foto piccola) al Carabattole
Il ponte sull’Ombrone, alla Ferruccia, che unisce i comuni di Agliana e Quarrata, ha trecento anni. Venne inaugurato il 28 agosto 1725, nel 1944 fu fatto saltare dai soldati tedeschi in ritirata e ricostruito come si presenta oggi. Inaugurato con il nome di Ponte Nuovo, successivamente, con la costruzione nelle adiacenze di Villa Baldi, prese il nome di Ponte dei Baldi che mantiene anche oggi. Il terzo centenario dalla costruzione del ponte alla Ferruccia (1725-2025), ha costituito l’occasione per un incontro pubblico, dal titolo "Un ponte e una villa- Intrecci di storie", promosso dal comitato Cittadinanza attiva della Ferruccia, con il patrocinio del Comune di Agliana, tenuto il 29 luglio scorso, nello spazio "Culturalia" del "Carabattole Love Park". Vi hanno partecipato il presidente di Cittadinanza attiva Massimo Gori, lo storico locale Paolo Bini e il sindaco di Agliana Luca Benesperi.
Ha portato il suo contributo anche Marco Giunti, ex sindaco di Agliana e grande appassionato di storia locale.
Il Ponte Nuovo sull’Ombrone, risalente al 1725, fu fatto costruire dalla Congregazione sopra l’Ombrone: era carrabile, in laterizio a unica arcata e all’epoca contribuì a creare un importante collegamento dalle colline della zona di Montale alle colline di Quarrata, per lo spostamento di persone e merci.
Negli anni successivi (1746 e 1762), venne danneggiato anche per le numerose tracimazioni dell’Ombrone, demolito e ricostruito nel 1778. Quello demolito dai tedeschi nel 1944 era, infatti, il manufatto realizzato nel 1778. Risulterebbe demolito il 3 agosto, ma secondo il diario del fattore dell’epoca in possesso di Marco Giunti, sarebbe stato distrutto domenica 3 settembre 1944 alle 22.30, con un’esplosione che "ha recato danni anche al palazzo".
"Abbiamo organizzato questo incontro pubblico per il terzo centenario dalla costruzione del ponte – ha spiegato il presidente di Cittadinanza attiva Massimo Gori –, come primo livello di approfondimento su Villa Baldi, in seguito alla petizione lanciata nel 2024 dal nostro comitato per salvare la storica Villa e che abbiamo ripresentato quest’anno".
La petizione è consultiva. Chiede che per Villa Baldi, pregevole edificio di proprietà privata, che risale alla fine del 1700 e ampliata nel 1800, da anni in grave stato di abbandono e degrado, venga avviato un percorso di partecipazione per l’acquisizione da parte del Comune di Agliana, per valorizzarlo e adibirlo a funzione pubblica.
"Sarebbe bello – afferma il sindaco Luca Benesperi – avere uno spazio polivalente o per uffici, ma l’edificio è di proprietà privata e devono essere fatti salvi i diritti di proprietà".
Ribadisce lo stesso concetto Massimo Gori: "Ovviamente devono essere tutelati i diritti della proprietà, ma con la petizione cerchiamo conoscere l’interesse della popolazione su una eventuale acquisizione dell’immobile da parte del Comune, per il valore architettonico, artistico e storico che Villa Baldi rappresenta".
Gli interessati a salvare Villa Baldi possono firmare la petizione ad Agliana da Cartomania (via Roma), Apicoltura Gallorini (via Venezia) e al Bar Il Mulino alla Ferruccia.
Piera Salvi