Pistoia, 8 dicembre 2024 – Quelle confezioni di farmaci dell’ospedale. E poi ci sarebbero le visite, fornite a parenti ed amici, ma eludendo il pagamento dei ticket sanitari. È con queste accuse, quella di aver sottratto medicinali dell’ospedale, e di aver prenotato visite gratuite per una rete di amici, che un’infermiera delle Cure intermedie del Ceppo di Pistoia è stata licenziata dall’Asl Toscana Centro. Il caso risale a qualche giorno fa. E sarebbe tanto più eclatante per il ruolo che la professionista svolgeva: quello di infermiera coordinatrice. Un ruolo che evidentemente le dava maggiore facilità di accesso a una serie di servizi. Fatto sta che ora la donna è stata licenziata e non è escluso che l’azienda sanitaria, al termine di tutte le verifiche, possa procedere anche con una denuncia che potrebbe avere risvolti penali.
Sul caso è subito intervenuto l’Ordine delle professioni infermieristiche interprovinciale di Firenze e Pistoia. “L’Opi Firenze-Pistoia – si legge nella nota – appresa dalla stampa la notizia, si riserva di fare tutti gli accertamenti previsti in questi casi, in attesa anche dell’eventuale relativo iter giudiziario. Se gli addebiti dovessero risultare confermati, al termine dell’istruttoria, l’ordine si riserva di prendere i relativi provvedimenti disciplinari a tutela della dignità e del rispetto della figura professionale dell’infermiere”.
Nessun commento invece dalla direzione aziendale dell’Asl Toscana Centro così come il silenzio dell’infermiera accusata. Secondo quanto ricostruito dall’organismo di controllo dell’azienda la donna, professionista molto conosciuta nell’ambiente ospedaliero, avrebbe sottratto farmaci dell’ospedale e fornito visite gratuite (eludendo il ticket) per parenti e amici. E proprio queste accuse avrebbero portato al licenziamento in tronco dall’azienda Asl Toscana Centro.
L’infermiera in questione aveva il ruolo di coordinatrice. L’Asl si è accorta di medicine mancanti e di visite “gratuite” a persone legate da un grado di parentela con la donna. Evidentemente, incrociando i dati, la struttura di controllo è risalita all’infermiera che è stata immediatamente allontanata dal proprio posto di lavoro.