Inceneritore, ombre sulla chiusura: "Voltafaccia dell’amministrazione"

L’attacco congiunto di Insieme per Montale, Sinistra Italiana e Rifondazione Comunista di Montale "L’impianto avrebbe dovuto essere dismesso nel 2023: così si fa il contrario di quanto promesso".

"Un voltafaccia clamoroso". Così la lista civica Insieme per Montale, Sinistra Italiana e Rifondazione Comunista di Montale definiscono, in una comune presa di posizione, la proposta di un "ammodernamento" dell’inceneritore. Le tre forze politiche ricordano che "come più volte pubblicamente affermato da parte dell’Amministrazione comunale (per bocca del Sindaco con ampia eco sugli organi di stampa e sui social), come sancito in numerose occasioni dal voto del Consiglio Comunale di Montale e come stabilito da una mozione del Consiglio Regionale della Toscana l’impianto di Montale avrebbe dovuto essere chiuso nel 2023". Secondo Insieme per Montale, Sinistra Unita e Rifondazione Comunista il Comune e la Regione non tengono fede alle promesse. "A dispetto di questi impegni assunti durante le campagne elettorali – affermano le tre forze politiche - sulle cui basi si è ricercato il consenso dei cittadini, poi sanciti in atti pubblici da parte delle Amministrazioni coinvolte (Comune e Regione) invece di dare corso al processo di dismissione dell’impianto l’amministrazione comunale di Montale sta lavorando per il suo "ammodernamento" e, quindi, per il contrario di quanto promesso. Si tratta di un voltafaccia clamoroso che, se confermato, oltre a mettere seriamente in discussione la credibilità degli amministratori montalesi, rischierebbe di approfondire il divario tra i cittadini, la politica e le istituzioni in un momento in cui le forze antifasciste e di sinistra dovrebbero riannodare i fili spezzati con la società e costruire le condizioni per impedire l’affermazione delle destre alle prossime elezioni amministrative ed europee".

Segue un appello rivolto al Partito Democratico. "Siamo ancora in tempo per impedire che questa sciagurata scelta venga compiuta. Per questo ci rivolgiamo al PD montalese, affinché, per quanto riguarda l’impianto di Montale, venga confermato il rispetto degli impegni assunti con i cittadini in questi anni. E’ indispensabile, per scongiurare il rischio che anche a Montale esca dalle urne alle prossime amministrative un sindaco e una maggioranza di destra, che si apra quel tavolo di confronto, che da tempo le forze di sinistra chiedono finora inascoltate al PD che, se questa situazione dovesse persistere, se ne assumerebbe la responsabilità". Intanto è stata fissata per il 18 ottobre, alle ore 18, al Nuovo Centro Nerucci la riunione della Commissione consiliare ambiente di Montale nella quale saranno illustrate le tre proposte sul futuro dell’inceneritore: due di ammodernamento e una di riconversione in un impianto per fanghi civili.

Giacomo Bini