LUCIA AGATI
Cronaca

La "casa" torna al popolo grazie alla Misericordia di Gello/FOTO

Grande festa per l'inaugurazione della nuova sede

Misericordia di Gello (Acerboni/Castellani)

Pistoia, 20 settembre 2016 - Il paese di Gello, crocevia tra Capostrada e la collina su su fino a Pupigliana,  ha un volto nuovo perchè dopo tanti anni la casa del popolo è di nuovo viva grazie allo straordinario sforzo della Misericordia di Gello e dell’intera popolazione che ha contribuito alla realizzazione di un sogno: la sede nuova. C’è una sala polivalente, dove fare incontri e riunioni, ci sono gli uffici, ci sono gli ambulatori e, finalmente, c’è un bar aperto per tutti dove prendere un caffè, fare colazione e portarsi la pizza a casa. E c’è anche il bancomat. Un evento che tutti i paesani hanno condiviso con gioia dimostrando, con una fortissima partecipazione, quanto fosse atteso e importante. C’è di nuovo aria di comunità e questo, soprattutto, grazie alla grande squadra guidata dal presidente Ivano Guidi che ieri non è riuscito a trattenere le lacrime.

Ventidue anni senza perdere di vista l’obiettivo e un impegno economico considerevole: 450mila euro l’intero costo dell’operazione di recupero della vecchia casa del popolo di via Vecchia Montanina con un contributo di 30mila euro dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, 15mila dal Comune di Pistoia e 15 mila dalla popolazione. Il resto è frutto delle varie attività dell’Arciconfraternita di Gello. «Abbiamo sempre bisogno degli altri – ha detto il vescovo Fausto Tardelli dopo il taglio del nastro – ed è importante che ci sia qualcuno che dedica energia e intelligenza mettendosi a disposizione degli altri. E’ una gioia vedere questo gruppo. Questo luogo è uno spazio fisico, ma è un segno nel paese e nella città, un presidio di umanità e di civiltà». «E’ la casa di tutti – ha detto il presidente Guidi – punto d’incontro per tutta la popolazione di Gello e dintorni, ed è solo un punto di partenza». Ivano ha ringraziato don Carlo Bonaiuti, parroco di Gello, per aver ospitato per 22 anni, la sede della Misericordia dietro la chiesa, dove rimarranno la sezione di protezione civile, l’archivio e lo stand per le feste.

«Noi dobbiamo aiutare – ha detto Luca Iozzelli, presidente della Fondazione – le associazioni che operano sul territorio e io ringrazio chi ha portato avanti questo sogno». Iozzelli ha elogiato il recupero della struttura, con le travi a vista. Il sindaco Samuele Bertinelli ha chiuso la cerimonia con un intenso intervento: «Stiamo vivendo gli anni più infelici della storia della Repubblica. Non c’è più quella disperata vitalità che aveva attraversato le crisi precedenti e oggi questo affidamento verso il futuro si è interrotto». Citando un immenso poeta tedesco, Friedrich Hölderlin, Bertinelli ha però voluto ricordare: «Che laddove cresce il pericolo cresce anche ciò che salva e che c’è qualcosa che sta preparando una umanità nuova. Comunità è stare insieme, ma farlo con la modalità del dono. Un nuovo inizio per l’abitato di Gello, e qui, dove per decenni si è giocato a carte, si è parlato di politica e si è fatto anche il cinema, ridiventa una dimensione aperta al popolo. E non era scontato. Hanno acquistato lo stabile per 160mila euro. Non sono uno scherzo. L’affitto avrebbe impedito questo investimento e questo spazio consente ora a Gello di attraversare i prossimi anni con un presidio in più di umanità, civiltà e solidarietà». Tanti sorrisi sui volti dei volontari, quelli che per primi hanno dato un tè caldo ai naufraghi della Concordia, quelli che per primi hanno dato un caffè ai colleghi subito dopo il sisma. Un piccolo grande dono, anche quello.