
"Importante presenza anche di americani"
Mai così tanti turisti americani in città nel mese di maggio. È quanto rivela l’ultima indagine di Confcommercio, che si è focalizzata su una serie di strutture associate a Pistoia. Unanime il parere degli albergatori: non si ricordano flussi simili né nel recente passato, né andando a ritroso negli anni. Un fenomeno, questo, che pare essere il frutto di un mix perfetto: l’overbooking fiorentino da un lato, il mese prediletto per il turismo del ricongiungimento e delle radici dall’altro. "Da qualche settimana – commenta Veronica Bozzi, di Villa Cappugi – ho cominciato a ricevere richieste da un target che non avevamo mai intercettato. I turisti americani stanno affollando la città per almeno due ordini di motivi. Gli statunitensi sbattono contro un mercato fiorentino ormai saturo e con tariffe stellari. Molti altri (specialmente in brasiliani) scelgono il mese di maggio per fare visita a parenti e luoghi che in molti casi non hanno mai conosciuto". Stessa dinamica per Palazzo 42, come conferma Sara Pasquetti: "Arrivano flussi notevoli da tutto il continente americano, un fenomeno di proporzioni non paragonabili a quello che accadeva in passato. Vengono perché trovano prezzi triplicati a Firenze, ma anche per rivedere parenti con i quali si ricongiungono una volta all’anno". "Fenomeni – commenta il direttore di Confcommercio Pistoia e Prato, Tiziano Tempestini (foto) – ai quali ci stiamo gradualmente abituando da qualche settimana, ma che devono indurre una riflessione accurata. Se da un lato, infatti, il fenomeno del turismo delle radici e quello del ricongiungimento rappresentano elementi già noti, la loro integrazione con la dinamica dell’overbooking fiorentino determina scenari nuovi, che richiedono di essere gestiti con politiche dedicate".