Il Vivaldi segreto oggi nel concerto evento

In San Domenico il maestro Sardelli dirige e racconta le opere del grande veneziano che hanno rischiato di andare perdute

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Ogni riferimento a fatti realmente accaduti è assolutamente vero. Federico Maria Sardelli, musicista e musicologo, nonché scrittore, pittore e molto altro, nel romanzo "L’affare Vivaldi" edito da Sellerio nel 2015, racconta la vicenda intricata e sofferta dell’ascesa e della caduta del musicista veneziano e delle peripezie attraversate dai suoi preziosi manoscritti che hanno rischiato di andare irrimediabilmente perduti e che invece, per nostra fortuna, tra le due guerre, si sono miracolosamente salvati. Sardelli, uno dei massimi esperti al mondo in materia, questi manoscritti li conosce bene per esperienza diretta: li ha studiati e ricomposti e in molte occasioni ne ha curato la prima esecuzione moderna. L’appuntamento è per oggi pomeriggio, venerdì 27 gennaio, alle 18, nel refettorio del Convento di San Domenico, nel quinto appuntamento della 61^ Stagione di Musica da camera. Le vicende storiche si mescolano alla musica in un concerto-reading che affida a Sardelli stesso la direzione e la narrazione e ai musicisti dell’Ensemble Modo Antiquo l’esecuzione. Il gruppo, fondato nel 1987, unisce musicisti dotati di grandi capacità, gusto per il virtuosismo strumentale e profonda conoscenza dei linguaggi e delle prassi esecutive storiche. Caratterizzato per uno specifico approccio alla musica barocca italiana e a Vivaldi in particolare, Modo Antiquo si è affermata come una delle orchestre più dinamiche e dotate: è regolarmente invitata nei maggiori festival e nelle più illustri sale da concerto e la sua discografia conta più di quaranta titoli. Nell’evento di oggi Federico Guglielmo è il violino solista, Raffaele Tiseo e Paolo Cantamessa gli altri due violinisti. Pasquale Lepore alla viola, Bettina Hoffmann al violoncello, Matteo Coticoni al contrabbasso, Gianluca Geremia alla tiorba completano il gruppo. Nell’arco della serata saranno eseguiti il Concerto per violino, archi e basso continuo RV 813, la Sonata per violino, violoncello e basso continuo RV 820, la versione strumentale di In memoria æterna, da Beatus vir RV 795, il Concerto per violino, archi e basso continuo RV 818, per Anna Maria, la Sonata per due violini e basso continuo Op. I n. 12, RV 63 La Follia e la Sinfonia dall’opera Il Farnace. La narrazione si muove su diversi itinerari dando allo spettatore l’opportunità di seguire, sia sul piano musicale che su quello musicologico, l’affascinante percorso di un enorme patrimonio musicale. I i più spesso non sanno che grandissima parte dell’opus vivaldiana è rimasta per secoli sepolta nella biblioteca di famiglie aristocratiche e ha rischiato di non veder mai la luce. Quella compiuta da Sardelli è l’appassionante ricostruzione di un grande enigma culturale che si estende tra il Settecento e l’Italia fascista e ha per protagonisti studiosi e mecenati - Luigi Torri e Alberto Gentili ma anche Roberto Foà, che furono pesantemente colpiti dagli effetti delle leggi razziali Biglietteria Teatro Manzoni 0573 991609 – 27112 www.teatridipistoia.it

Chiara Caselli