
L’area, oggi abbandonata, dell’ex Garden Zelari che si affaccia su via Toscana sarà portata a nuovo, per ospitare uno spazio espositivo per piante ornamentali fra i maggiori della provincia e della regione. Il consiglio comunale ha infatti adottato la variante urbanistica presentato nel 2019 dai vivai Tesi. Il progetto è stato chiamato ‘Naturart village’. In una struttura in vetro e acciaio di mille e 985 metri quadri saranno ospitati una serra, uffici, magazzini, locali per le attività di ricerca. Nell’area circostante, oggi degradata come l’ex Garden, su circa 18mila metri quadrati troveranno inoltre spazio verde, parcheggio, area giochi. "Si tratta di una variante al programma di miglioramento agricolo ambientale proposto dall’azienda Tesi Vivai – ha spiegato l’assessore all’urbanistica, Leonardo Cialdi presentando il provvedimento – per realizzare, nei terreni di loro proprietà in via Toscana, una serra che sarà adibita a showroom per la mostra delle piante e come produzione sperimentale. Inoltre sarà risistemato il parcheggio di fronte via Toscana che rimane delle stesse dimensioni dell’esistente e viene soltanto rivisto nella sua viabilità, composizione interna e arredo a verde".
Nell’atto approvato dal consiglio comunale lunedì scorso è compresa anche una convenzione urbanistica che prevede nuove alberature in piazza San Francesco.
"Essendo una variante al programma di miglioramento agricolo – ha proseguito l’assessore Cialdi – non produce oneri, ma ha per oggetto uno scambio, quindi una convenzione, tra il proponente e il Comune per ottenere in cambio delle sistemazioni. In questo caso il Comune di Pistoia aveva pronto un progetto di sostituzione delle alberature lungo piazza San Francesco e quindi ha ritenuto che la Tesi Vivai fosse idonea a fare questo tipo di intervento. Proprio per questo motivo nella convenzione è stato concordato l’impegno da parte dell’azienda vivaistica di eseguire, a partire dal mese di ottobre 2021 fino a marzo 2022 periodo migliore per la piantumazione, queste opere per un valore di circa 65mila euro". La variante è stata approvata all’unanimità.
re.pt.